Si è tenuta questa mattina la presentazione di Minicifre della cultura. Edizione 2023: una raccolta ragionata di dati statistici, indicatori e informazioni quantitative su politiche culturali e domanda e offerta in cultura.
Promosso dal Ministero della Cultura e realizzato dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, Minicifre della cultura raccoglie e condivide i principali dati statistici sulla cultura in Italia. Uno strumento di lettura della domanda, dell’offerta e delle politiche culturali, utile per la comunità scientifica, i decisori politici, i professionisti e gli operatori di settore, la cittadinanza. Sono molti in Italia gli enti che, in maniera costante e continuativa, rilevano statistiche sul mondo culturale a livello nazionale e regionale. Manca però un luogo in cui reperire i dati dei diversi ambiti per compararli tra loro, anno per anno. Minicifre della cultura colma questa lacuna e concentra il lavoro di raccolta sistematica su otto raggruppamenti tematici: patrimonio culturale; biblioteche e archivi; arti visive e plastiche, architettura contemporanea e design; editoria e stampa; spettacolo; formazione e occupazione in cultura; risorse economiche per la cultura; benessere, salute e cultura.
Il progetto riprende l’omonima pubblicazione curata tra il 2009 e il 2014 dall’Ufficio Studi del Segretariato Generale del Ministero e la arricchisce di contenuti grazie al contributo delle Direzioni generali e degli Istituti del Ministero della Cultura ma anche di esperti, enti pubblici e privati di settore, enti di ricerca e testate giornalistiche. L’edizione 2023 è dedicata all’analisi del quinquennio 2018-2022, un orizzonte cronologico pensato per ricostruire le trasformazioni del settore in un momento storico – prima, durante e dopo la pandemia da Covid-19 – che ha profondamente inciso sull’offerta e sulla fruizione culturale. Attraverso indicatori, grafici e tabelle, il volume restituisce al lettore un percorso di osservazione dell’andamento di ciascun ambito di indagine, a livello nazionale e regionale.
Il progetto è rinnovato anche nella modalità di presentazione dei dati, più agile e innovativa, che affianca al tradizionale volume cartaceo una piattaforma online (minicifre.cultura.gov.it) che sarà presentata durante l’evento. Il sito, in costante aggiornamento, arricchisce i dati del volume con il loro dettaglio regionale, per permettere all’utente di navigare e interrogare i grafici e le mappe, filtrando i risultati per anno e per area geografica. Il Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali Andrea De Pasquale evidenzia che “la nuova edizione conferma il ruolo centrale ed essenziale del Ministero della Cultura nelle politiche pubbliche di settore e ne ribadisce l’impegno nel proseguire un complesso lavoro di raccolta, analisi e revisione critica dei propri ambiti di intervento, in un processo di costante aggiornamento di pratiche e di modalità di condivisione, in grado di stimolare riflessioni sulla situazione odierna, in vista del suo sviluppo futuro”.
“La misurazione quantitativa e l’utilizzo di dati affidabili si rivelano elementi sempre più strategici per il monitoraggio e l’analisi dell’offerta e della partecipazione culturale, per il supporto ai processi decisionali e l’attuazione di politiche pubbliche efficaci” commenta Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, “ci auguriamo che Minicifre della cultura diventi un vero e proprio strumento di lavoro per interrogarsi sulle traiettorie da percorrere e da indagare, per operare scelte, per definire percorsi attuativi”.