L’Associazione riunisce aziende, nazionali e internazionali, leader nel fintech e sistemi di pagamenti elettronici
Roma, 20 dicembre – Con l’ingresso di A.P.S.P. in Confindustria Digitale, la rappresentanza della filiera dell’Ict si completa con uno dei settori più innovativi e dinamici, quale quello del fintech e dei pagamenti elettronici. Un settore in rapido cambiamento, che ha avuto impatti sconvolgenti sul sistema bancario e che vede, accanto ai soggetti tradizionali impegnati essi stessi a rinnovarsi, l’irrompere di una moltitudine di nuovi soggetti con la conseguente moltiplicazione dei servizi resi ai clienti.
Grazie all’utilizzo crescente di smartphone (che in Italia riguarda il 93% della popolazione) e all’offerta di forme innovative di pagamento, il mercato dei pagamenti elettronici registra un incremento medio del 10% annuo . Rispetto agli altri Paesi europei, l’Italia si colloca agli ultimi posti nella classifica Ue28, trovandosi al 23esimo posto per transazioni procapite (in media sono 65 all’anno). Tuttavia la fiducia nell’innovazione sta conquistando fasce di popolazione sempre più ampie: lo dimostra il transato dei new digital payment che nel 2018 ha registrato un boom del 56% pari a 80 mld di euro. Oltre ai dati di mercato, va considerato che la moneta elettronica è un potente fattore di evoluzione e modernizzazione della società, come strumento di alfabetizzazione digitale di cittadini e imprese, di spinta all’economia della condivisione quindi alla sostenibilità ambientale e di contrasto a fenomeni di illegalità ed evasione fiscale. Non è un caso che alcune delle società più cashless d’Europa come i paesi nordici, sono anche quelle più avanzate dal punto di vista civico e di attenzione alle esigenze socioambientali.
L’ Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento espressione di oltre 70 aziende leader di mercato, ( tra cui Nexi, Telepass Pay, SisalPay, Carta LIS (Gruppo Lottomatica), Visa, Mastercard, Euronet, Diners, PayPal, Postepay di Poste Italiane, Banca 5 del gruppo Intesa Sanpaolo, Banca Sella, CheBanca!, Iccrea, Sia , TAS Group, Hera, Ingenico, Verifone, NTT Data, Axepta Gruppo BNP Paribas, Edenred, CSE, City Poste Payment, Iconto, Airplus, Cedacri, Depobank, Epipoli, MyBank, Enel X, AGSM, Moneynet, Domec, Cabel, Factorcoop, Infocert, Pay Reply, Cerved Group, Crif, Ernst Young, ENEL, Experian, G + D, Hipay, Moneygram, Nordiconad, Bancomat spa e molte altre) è la prima nata e la più grande associazione europea del settore.
Confindustria Digitale è la Federazione di rappresentanza delle imprese di Informatica e delle Telecomunicazioni in Italia. Sono soci Assotelecomunicazioni-Asstel, associazione della filiera delle imprese di Telecomunicazioni, Anitec-Assinform in rappresentanza dell’Information Technology e dell’elettronica di consumo, Aiip che riunisce gli Internet Provider, Iab Italia che rappresenta la filiera della pubblicità digitale, Abi Lab centro di Ricerca e Innovazione per la Banca promosso dall’Associazione Bancaria Italiana, della comunicazione interattiva in Italia, Tsp-Association che riunisce i Telematics Service Providers nazionale e come ultima arrivata Apsp in rappresentanza dei prestatori di servizi di pagamento elettronici.
A Confindustria Digitale fanno capo imprese per un totale di oltre 250.000 addetti che realizzano un fatturato annuo di oltre 70 miliardi di euro.
Fonte dei dati: Osservatorio Politecnico di Milano