Nel piano industriale, atteso a inizio anno, “presenteremo la piu’ massiccia trasformazione digitale di un’azienda Hi-Tech.
Non credo ci sia mai stato nulla del genere in Italia e anche a livello europeo”. Lo ha detto Roberto Cingolani, Ceo di Leonardo, a margine dei lavori della prima edizione di Como Lake 2023, in corso a Cernobbio. “Sara’ un’operazione molto forte, con una massiccia digitalizzazione a partire dai prodotti e dei servizi”, ha detto Cingolani, spiegando che ci sara’ un’introduzione fortissima di intelligenza artificiale “sia nei prodotti sia nel ciclo di vita dei prodotti che venderemo”. Il riferimento e’ per esempio al training su piattaforme complesse come aerei, elicotteri o anche satellite, sistemi che simulano situazioni molto complesse senza bisogno di far volare un pilota e alla manutenzione predittiva in base all’uso di un mezzo. “Questi non sono solo dei miglioramenti per chi compra, ma sono anche servizi che negli anni accompagneranno la tecnologia e la renderanno sempre aggiornata. Il futuro passa da li'”, ha detto.
Parlando degli investimenti previsti, il Ceo ha spiegato di non volere dare numeri “finche’ il piano non e’ pubblico il piano. Abbiamo fatto pero’ forse il piu’ grande investimento gia’ da pochissimi anni con il Supercomputer Davinci-1, che e’ uno dei primi tre al mondo in questo momento con un’interfaccia di cloud computing estremamente veloce. Ci abbiamo messo meno di un anno a installarlo, ha una capacita’ di calcolo, di analisi e di sviluppo di modelli previsionali che non ha precedenti”.
Per quanto riguarda le tematiche legate a digitale, intelligenza artificiale e innovazione tecnologica “lo Stato, il Governo e i privati devono capire che bisogna collaborare, molti Paesi lo hanno capito e altri un po’ di meno. Non saremo un continente forte, se non saremo una nazione sicura”. “qui si parla di intelligenza, sia naturale sia artificiale. Purche’ si investa in intelligenza, l’investimento e’ sempre buono ed e’ sempre un affare”. Il Ceo ha spiegato che non ci sono tecnologie negative, ma e’ il modo in cui si usano che puo’ essere nascondere delle criticita’, motivo per cui occorre “educare all’uso della tecnologia e investire nell’intelligenza e con intelligenza”. Questo significa “puntare sulla formazione, che vuol dire creare i talenti Stem per nutrire questo mercato, questa tecnologia”, ha spiegato Cingolani. Si parla anche di come trasferire questi concetti alla produzione e al mercato: “E’ un’occasione importante, perche’ gli operatori si mettono a confronto e forse da alcune analisi incrociate si capisce un po’ meglio quali sono i veri problemi e quali sono le opportunita’ mancate e quelle che non si possono mancare”, ha detto