di Eleonora Tomassi
Il miliardario donatore democratico George Soros sta finanziando (con centinaia di migliaia di dollari) l’esercito di TikToker del gruppo ‘generazione Z’ per promuovere le sue cause “woke”, lodare il presidente Joe Biden e colpire i repubblicani, come mostra un’analisi di documenti pubblici e social del The Post.
La ‘Open Society Foundation’ di Soros ha sborsato nel 2020 e 2021 5.5 milioni di dollari all’organizzazione no-profit ‘Accelerate Action Inc.’, la quale a sua volta ha donato almeno 300.000 dollari nel 2022 a un’altra organizzazione no-profit, ‘Gen Z for Change’, che vanta una rete di 500 “attivisti, organizzatori, e creatori”- come mostrano le dichiarazioni dei redditi.
Secondo il loro sito web, i “soldati woke” (coì si autodefiniscono) vanno regolarmente “in battaglia” per abolire i controlli alle frontiere, tagliare i fondi alle forze di polizia e porre fine alla cauzione in contanti.
Durante il suo mandato, il presidente Biden si è rivolto più volte alla Gen Z for Change e ad altre star dei social media per vendere la sua agenda politica.
Nel marzo 2022, sono stati informati dagli alti funzionari della Casa Bianca sugli sforzi in corso degli Stati Uniti in Ucraina, hanno poi conversato con il medico chirurgo Vivek Murthy sul tema coronavirus e si sono seduti in più occasioni con Biden nello Studio Ovale – riferisce il Washington Post. Le stesse riunioni furono poi oggetto di un Saturday Night Live Cold Open quello stesso mese, ed in riconoscimento del loro contributo, la Gen Z for Change è stata successivamente invitata alla Casa Bianca per assistere alla firma dell’Inflation Reduction Act.
Non è tuttavia chiaro come la Gen Z for Change distribuisca i soldi di Soros tra i suoi giovani attivisti influencers, ma è evidente come questi concentrino l’informazione dei loro account social sugli argomenti di discussione della Casa Bianca e temi della sinistra woke.
“Siamo inequivocabilmente favorevoli a ‘Medicare for all’, al ‘Green New Deal’, alla liberazione palestinese e a tutta una serie di politiche progressiste sostenute dalla stragrande maggioranza della generazione Z”, ha detto in un messaggio il fondatore del gruppo, Aidan Kohn-Murphy, ai suoi 288.000 follower su TikTok mercoledì scorso.
Lo stesso Kohn-Murphy, secondo il suo ufficio di presidenza, ha supervisionato le collaborazioni con la Casa Bianca e il Comitato Nazionale Democratico.
Victoria Hammett, 24 anni, vicedirettrice esecutiva del gruppo, lancia spesso l’allarme sulle questioni delle donne e sui diritti riproduttivi. – “L’aborto dopo sei settimane sarà vietato in Iowa una volta che il governatore avrà firmato il divieto”, ha detto ai suoi 819.000 follower – “Se c’è una ragazzina di 13 anni che subisce abusi ed è troppo spaventata per denunciare o non sa come farlo, sarebbe costretta a portare a termine la gravidanza del figlio del suo stupratore.”
Conor Stayton, 20 anni, stratega del marketing digitale per il gruppo, ha invece utilizzato parole taglienti nei confronti della deputata repubblicana Elise Stefanik dopo una sparatoria a Buffalo che ha provocato la morte di 10 persone nel maggio 2022, accusandola di fomentare idee “neo-naziste” e “suprematisti bianchi”.
“Elise, forse dovresti tenere la bocca chiusa”, ha detto subito dopo anche Stayton in un video ai suoi 557.000 follower su TikTok.
Alcuni critici dei giornali americani hanno ultimamente affermato che questi “borbottii” della Gen Z di Soros “cominciano ad essere preoccupanti”.
“George Soros sta finanziando la prossima generazione di attivisti di estrema sinistra su una piattaforma che è legata al Partito Comunista Cinese”, ha dichiarato al Post il deputato Stefanik.
Circa due terzi degli 8,3 milioni di dollari di Accelerate Action per il 2020 e il 2021 provenivano da Soros e, secondo gli ultimi documenti fiscali disponibili al pubblico, Accelerate Action è l’unica organizzazione no-profit che ha donato alla Gen Z for Change.
La stessa organizzazione no-profit che fa quindi da intermediario, ha infatti poca presenza pubblica al di là del suo improvvisato sito web e della breve dichiarazione di intenti al suo interno: “sviluppare e testare nuovi modelli per l’organizzazione dei cittadini, in particolare nelle comunità di colore. . . e sviluppare relazioni profonde e di fiducia che possano spingere le persone ad agire”. Nessun modulo fiscale per Gen-Z for Change inoltre è mai stato reso pubblico sul sito web dell’IRS e Kohn-Murphy non ha voluto rispondere alle molteplici richieste fatte dal The Post di fornirglieli.
“Crediamo che più elettori, e non meno, anche tra le comunità più giovani e storicamente emarginate, dovrebbero avere il potere di partecipare alla democrazia americana attraverso elezioni libere ed eque. Siamo orgogliosi di sostenere le organizzazioni che lavorano con le nuove tecnologie per stimolare la partecipazione civica e contribuire a realizzare società più inclusive, giuste e aperte”, ha affermato un portavoce di Open Society Foundations.
Stayton, Hammett e Accelerate Action continuano a non rispondere alle molteplici richieste di risposte.
Soros, 93 anni miliardario, ha trascorso decenni a finanziare cause della sinistra estrema in tutto il mondo attraverso la sua Open Society Foundation. Tra i suoi contributi più importanti quelli alla città di New York che includono il finanziamento di pubblici ministeri soft-on-crime come il procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg, non a caso protagonista dell’ultimo ‘indictment’ ai danni di Donald Trump.