Quasi un fulmine a ciel sereno per il panorama economico-finanziario europeo: la Francia avrà la propria moneta virtuale. L’annuncio è stato dato dal governatore della Banca centrale, Francois Villeroy de Galhau, il quale ha specificato che questa moneta basata su blockchain avrà un corso fisso e sarà dedicata alle transazioni all’ingrosso per importi molto elevati.
Stando a quanto annunciato, quindi, la moneta digitale francese sarà garantita dalla Banca centrale e non riguarderà per il momento i pagamenti effettuati da utenti individuali.
Attualmente impegnata anche nello scontro con gli Stati Uniti per quanto riguarda la tassazione dei big tech, la Francia sorprende tutti con questo annuncio che si pone in antitesi con lo scetticismo più volte mostrato dagli ambienti UE e della Banca Centrale Europea che per voce del governatore Christine Lagarde aveva già espresso la necessità di approfondire l’argomento.
Il probabile rilascio della moneta (che nelle intenzioni dovrebbe avvenire nel corso del 2020) rientra nella strategia di riaffermazione della sovranità monetaria che la Francia sta attuando, soprattutto per quanto riguarda i progetti di criptovalute e stablecoin concorrenti come Libra, da sempre osteggiati dalle autorità economiche e politiche francesi.
In questa ripresa di sovranità da parte della Francia potrebbe, però, essere coinvolto anche l’Euro, la moneta comune mai davvero entrata nei cuori dei cittadini e di molti governi europei. La digital currency francese, infatti, non solo permette di piazzare la bandierina del primato rispetto a Libra &co ma crea anche un’alternativa (di segmento e per ora limitata) alle transazioni che altrimenti avverrebbero in Euro.
Ora la palla passa proprio agli organi dell’Unione Europea che sono chiamati a dare una risposta al fermento internazionale riguardo le valute digitali. Vedremo se l’UE avrà il coraggio e la capacità politica di portare a realizzazione il progetto (per ora frutto solo di discorsi ed indiscrezioni) di una valuta digitale europea.