Le applicazioni” dell’intelligenza artificiale “rappresentano sicuramente una grande opportunita’ in molti campi, ma non possiamo fingere di non comprendere anche gli enormi rischi che porta con se'”. Lo ha sottolineato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un passaggio del suo intervento alla 78esima assemblea generale delle Nazioni Unite, in corso a New York. “Non sono certa – e’ l’allarme lanciato dalla premier – che ci stiamo rendendo conto abbastanza delle implicazioni connesse a uno sviluppo tecnologico che corre molto piu’ velocemente della nostra capacita’ di governarne gli effetti. Eravamo abituati a un progresso che aveva come obiettivo ottimizzare le capacita’ umane, e oggi ci confrontiamo con un progresso che rischia di sostituire le capacita’ umane. E se in passato questa sostituzione si concentrava sul lavoro fisico, cosi’ che gli uomini potessero concentrarsi sui lavori di concetto e di organizzazione, oggi e’ l’intelletto che rischia di essere soppiantato, con conseguenze che potrebbero essere devastanti, particolarmente nel mercato del lavoro. Sempre piu’ persone non saranno necessarie, in un mondo sempre piu’ dominato dall’ineguaglianza, dalla concentrazione di potere e di ricchezza nelle mani di pochi. Non e’ il mondo che vogliamo”, ha scandito Meloni. “E dunque penso che non possiamo commettere l’errore di considerare questo dominio una sorta di ‘zona franca’ senza regole. Servono meccanismi di governance globale che siano capaci di assicurare che queste tecnologie rispettino barriere etiche, che l’evoluzione della tecnologia rimanga al servizio dell’uomo e non viceversa.
Serve dare applicazione pratica al concetto di ‘algoretica’, ovvero dare un’etica agli algoritmi. Sono, questi, alcuni dei temi che l’Italia porra’ al centro della sua Presidenza del G7 nel 2024. Ma sono soprattutto questioni che investono la responsabilita’ delle Nazioni Unite”.