CGN Fintech è l’istituto di pagamento del Gruppo Servizi CGN autorizzato da Banca d’Italia a fornire a imprese e professionisti strumenti innovativi di incasso, di pagamento e di analisi finanziaria. CGN fintech può a tutti gli effetti essere considerato come un “ponte tecnologico” tra banche, professionisti e imprese che facilita gli scambi economici, i flussi di dati e la collaborazione in tempo reale, integrata e continua, nato a seguito dell’evoluzione normativa e tecnologica nel mondo dei pagamenti e dei servizi finanziari. Oggi, per Arena Digitale abbiamo il piacere di intervistare il dott. Daniele Paparotti, amministratore delegato di CGN Fintech.
- CGN Fintech è un IP nato nel 2019 in virtù della normativa PSD2. Quali sono i servizi che eroga nello specifico e qual è il principale ambito di attività?
CGN Fintech è l’Istituto di pagamento nato come investimento del Gruppo Servizi CGN e sin da subito ci siamo prefissi l’obiettivo di completare il processo digitale delle pratiche gestite negli Studi professionali, integrando le operazioni quotidiane svolte dal Professionista contabile o fiscale con la digitalizzazione dei flussi di pagamento. Per questo motivo, le prime fasi della vita aziendale sono state dedicate alla sperimentazione dei prodotti PSD2 all’interno del mercato captive del Gruppo. Durante questo anno 2023, inoltre, come CGN Fintech ci siamo aperti anche al mercato esterno, con la ricerca di nuovi casi d’uso per quelli che sono i principali prodotti offerti:
- Il pacchetto PSD2 comprende il servizio di richiesta informazioni sui conti (AIS) per facilitare la riconciliazione di qualsiasi scadenzario aziendale e il servizio di inizializzazione di ordini di pagamento a mezzo bonifico (PIS) direttamente dagli applicativi in cui è integrato;
- Pay by link, prodotto nato sempre nell’alveo delle attività ex PSD2, consente di agevolare gli incassi per qualunque soggetto, che può inviare al proprio debitore un link contenente la procedura completamente digitale per autorizzare un bonifico predisposto dal beneficiario;
- pagoF24, il primo prodotto nato dall’ibridazione fra servizi PSD2 e pagamenti digitali effettuati con protocolli diversi, il quale consente il pagamento di imposte e tasse attraverso il modello F24, tramite l’accesso a una procedura completamente digitale raggiungibile via link che consente di realizzare un addebito diretto in conto corrente;
- CGN Pay, app e webapp di pagamenti digitali, la quale esce dall’ambito della PSD2 per consentire il pagamento sicuro e veloce con carta di credito/debito di avvisi pagoPA, MAV, RAV, bollettini postali e bollo auto.
Ma questo è solo l’inizio!
- Per quanto riguarda il mercato, oggi siete sempre di più ad offrire tali servizi, cosa significano oggi per voi open banking ed embedded finance, e quali sono i vantaggi competitivi di CGN FINTECH?
Sin da subito, in CGN Fintech abbiamo avuto molto chiaro quale sarebbe stato il modello di business più adatto per raggiungere gli obiettivi che ci eravamo posti: la nostra attenzione si è focalizzata immediatamente su un esclusivo modello a quattro parti, in cui CGN Fintech si inserisce come abilitatore di soluzioni di pagamento digitale all’interno di software che non hanno una vocazione prettamente finanziaria, ma che richiedono un momento di pagamento in qualche fase del proprio ciclo di offerta. Per questo motivo, non offriamo un nostro applicativo standard direttamente alla clientela, ma supportiamo altri produttori di software nel ricercare le soluzioni migliori per integrare i nostri prodotti all’interno delle proprie applicazioni, creando di fatto un ecosistema in cui il momento del pagamento rappresenta la chiusura del cerchio.
- La valutazione del rischio è uno degli aspetti fondamentali per un’azienda che opera in questo settore, qual è il vostro approccio a riguardo?
CGN Fintech è un TPP e, come gli stessi Orientamenti EBA confermano, ha un rischio intrinseco limitato, in primis per quanto riguarda i rischi AML/CTF. Il primo lavoro che dobbiamo compiere, quindi, è interpretare e applicare correttamente il principio di proporzionalità su un set normativo destinato tanto a chi svolge solo il ruolo di terza parte, quanto a chi ha possibilità di detenere fondi o eseguire pagamenti. In generale, quello a cui miriamo è l’automatizzazione: in ogni processo sviluppiamo e adottiamo sistemi e procedure informatiche per assolvere agli obblighi normativi, riducendo l’intervento umano alle situazioni in cui questo è realmente un generatore di valore. Il nostro focus, infatti, è un continuo bilanciamento tra soluzioni frictionless e la compliance, una customer experience non macchinosa ma anche la garanzia delle giuste tutele per il cliente. Infine, proponendo soluzioni full remote diventa essenziale la gestione dei rischi ICT e di sicurezza: oltre ad avvalerci di robusti presidi di sicurezza, eseguiamo anche continue valutazioni e test. Ad esempio, nell’ultimo anno abbiamo svolto: un assesment di sicurezza, un penetration test e un’esercitazione cyber di tipo table-Top che simulava un grave incidente di sicurezza.
- Nel mondo finanziario è in atto una trasformazione verso la sostenibilità: qual è l’impegno di CGN Fintech in tal senso?
Anche noi, come tante altre realtà del settore, qualche mese fa abbiamo redatto per Banca d’Italia un piano d’azione sui rischi climatici e ambientali ed è stata una buona occasione per fare il punto sul nostro impegno in questo ambito. Il tema della sostenibilità in questi ultimi anni è diventato inflazionato, col rischio sia di svuotarlo di significato, sia di praticare greenwashing. La fortuna della nostra realtà è quella di essere nati nel contesto di un gruppo che si distingue per una vocazione d’impresa attenta al benessere delle persone e dell’ambiente. L’impegno negli anni è stato tangibile, come dimostrano alcuni traguardi: la holding Servizi CGN S.r.l. (socio di CGN Fintech) è una società benefit, una delle sedi aziendali è il più grande edificio certificato CasaClima Classe A costruito in Friuli-Venezia Giulia, a partire dal 2017 CGN copre al 100% il proprio fabbisogno energetico attraverso l’auto produzione. Ma anche per i nostri collaboratori e la comunità del territorio mettiamo concretamente a terra progetti importanti: per saperne di più vi invitiamo a leggere il bilancio di sostenibilità che ogni anno pubblichiamo in rsi.cgn.it.
- Quali sono le sfide di CGN FINTECH attuali e future, avete intenzione di sviluppare delle collaborazioni per ampliare la vostra operatività?
Come CGN Fintech siamo senza dubbio aperti a nuove collaborazioni, anzi, nell’ultimo periodo la nostra missione è proprio questa: ricercare casi d’uso! Siamo convinti che solamente frequentando altre imprese e conoscendo settori diversi da quello nostro di appartenenza possiamo favorire lo sviluppo dei pagamenti digitali, portandoli negli uffici e nelle case di tutti.
Attualmente siamo impegnati nell’offerta della prima integrazione di un TPP all’interno di un gestionale per l’istruzione. In questo caso, il gestionale in questione offrirà pressoché tutto il nostro portafoglio prodotti, garantendo un’esperienza integrata e completa per i dirigenti scolastici, gli istituti e anche gli stessi studenti. Seguiremo con l’offerta più classica, ma sempre innovativa e full digital, al servizio di imprese che si occupano di forniture energetiche. Infine, accresceremo il valore del nostro prodotto pagoF24, con l’integrazione di una nuova modalità di pagamento, sulla quale per ora intendiamo mantenere il riserbo, in quanto si tratterà di una nostra esclusiva e di un modello di offerta che ha richiesto studio e approfondimento da parte di tutti i nostri reparti aziendali: seguiteci, fra pochissime settimane saremo pronti a lanciare la novità! Vogliamo concludere questa intervista, ringraziando Arena Digitale per l’annuncio di un importante avvicendamento nella nostra compagine sociale: infatti, dal 28 giugno scorso, CGN Fintech ha due nuovi soci. Un’iniezione di competenze fresche e fondamentali per poter ampliare la nostra offerta e affiancare prodotti PSD2 a prodotti sempre più innovativi, in collaborazione con Istituti di credito, PSP e veicoli finanziari.”