“L’8 giugno il Garante per la protezione dei dati personali si è pronunciato e da questo momento possiamo lavorare compiutamente alla preparazione di due decreti: uno relativo al Gateway per fare in modo che le Regioni rispettino gli standard; un secondo relativo ai Repository e all’ecosistema dei dati sanitari. Senza il parere del Garante non avremmo potuto lavorare a questi decreti”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l’Innovazione Alessio Butti, intervenendo al convegno ‘Tutela della privacy, sicurezza del dato e Pnrr a garanzia del cittadino’ organizzato da Assinter Italia e Assinter Academy e in corso al Senato. “Rispetto a sei mesi fa e ai Governi che ci hanno preceduto abbiamo pazienza e e idee abbastanza chiare”, ha aggiunto Butti. “Il fascicolo sanitario elettronico lo vogliamo portare a destinazione, così come altri interventi a cui stiamo lavorando in modo utile anche con il ministero della Salute”. Numerosi i nodi da sciogliere: tra questi “la querelle su chi debba gestirli: c’è chi sostiene tutti i dati alle Regioni ma con un regime di piena interoperabilità, chi vuole tutti i dati al centro con possibilità d’accesso alle periferia, oppure addirittura la possibilità di prevedere una duplicazione dei dati a periferia al centro”, ha proseguito. Decisive anche le scelte sull’ampiezza dell’accesso ai dati: “Non può essere né la logica del liberi tutti sostenuta, magari, da ragioni di ricerca scientifica – soprattuto perché i dati per tale scopo sono disponibili – nè quella della proprietà esclusiva per ragioni storiche”, ha concluso.
La “Spinta del mediterraneo”: Spagna e Italia trainano l’FMCG mentre il Nord Europa arranca
Circana, azienda leader nella consulenza per la gestione ed interpretazione della complessità del comportamento del consumatore, presenta il suo ultimo...
Leggi ancora