di Nicola Vanin
L’uso che facciamo delle cose ci porta, talvolta a dimenticare lo scopo per cui queste cose sono state create. Prendiamo ad esempio internet. Il primo esempio di questo strumento a noi così familiari è stato rilasciato negli anni Sessanta come sistema di controspionaggio per gli Stati Uniti, una finalità decisamente diversa dall’uso che ne facciamo oggi. Per questo, dovremmo capire che, nonostante i cambiamenti avuti e familiarizzazione di questo straordinario strumento di conoscenza, internet non è né un gioco né un luogo per bambini. Possiamo, infatti, inserire ogni tipo di precauzione, software di filtraggio, provider di internet pre-filtrati e le configurazioni più avanzate possibili di firewall: il risultato nei fatti non cambierà.
Per fare un esempio, più di 1.500 denunce di approcci sessuali indesiderati, molti rivolti ai bambini, sono state fatte contro popolari app presenti nell’App Store di Apple. Questi dati sono fortemente in contrasto con ciò che Apple mette in evidenza come un “luogo sicuro e affidabile, ma che appare tutt’altro che tale.
Ci sono esempi di genitori che, dopo aver punito i figli confiscando loro l’iphonex, hanno trovato decine di conversazioni decisamente improprie con uomini molto più anziani sull’app Yubo. Tali fatti non si sono limitati alle “chiacchiere”. Infatti, diversi di questi uomini hanno inviato alle minori foto sessualmente esplicite di loro stessi facendo pressioni affinchè questi ricambiassero.
Uno dei genitori di questi ragazzi, un tale Brandner, si è lamentata con Yubo, che ha sede a Parigi ed è la 22° app di socialnetwork più popolare sull’App Store, e ha pubblicato una recensione in cui avvertiva gli altri genitori dei pericoli dell’app.
“Speravo che la gente lo leggesse”, ha detto. “Speravo che Apple potesse vederlo.” Non è successo nulla”.
Una denuncia a su modo forte che denota ancora una volta una certa impreparazione, per non dire talvolta lassismo, nell’affrontare i temi della sicurezza e della tutela dei più deboli in un ambiente ben più ostile di quanto si possa immaginare da parte di chi dovrebbe fare di tutto, invece, per proteggerli.