Per il trasferimento tecnologico il governo è pronto a sborsare 350 milioni. Li ha stanziati a metà febbraio il ministero per le Imprese e il made in Italy, ma di circa un quarto di questi fondi del PNRR, 88,5 milioni, non ha stabilito la destinazione. Il mese scorsa il ministro Adolfo Urso ha firmato il decreto per ampliare sia i settori coperti da queste iniziative, sia la distribuzione territoriale. Sul piatto mette 350 milioni. A chi vanno? La nota del dicastero precisa che “113,4 milioni di euro sono destinati al rifinanziamento degli 8 centri di competenza ad alta specializzazione; 33,6 milioni di euro sono per il cofinanziamento dei 13 Poli europei di innovazione digitale (Edih) selezionati a valle della gara europea Digital Europe; infine una quota pari a circa 114,5 milioni di euro è destinata a finanziare i 24 Poli europei di innovazione digitale che hanno ricevuto il “seal of excellence” (un certificato di qualità, ndr) dalla Commissione europea”. Al momento il decreto è ancora al vaglio della Ragioneria dello Stato, che deve dare il visto si stampi sulla spesa perché poi i fondi del governo possano essere erogati. In questa sede poi è possibile che trovino una collocazione anche i famosi 88,5 milioni attualmente non ancora attribuiti.
CONFINDUSTRIA: IL PRESIDENTE DI SIELTE S.P.A., SALVATORE TURRISI, NOMINATO MEMBRO DEL GRUPPO TECNICO TRANSIZIONE DIGITALE
Il Presidente di Sielte S.p.A., Salvatore Turrisi, è stato nominato da Confindustria nuovo membro del Gruppo Tecnico Transizione Digitale per...
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