E’ diritto insopprimibile dei giornalisti la liberta’ di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalita’ altrui ed e’ loro obbligo inderogabile il rispetto della verita’ sostanziale dei fatti’. Si fonda qui la responsabilita’ enorme che fa capo alla professione giornalistica. Una responsabilita’ accentuata dalla moltiplicazione delle fonti di informazione offerta dalla rivoluzione del web”. Cosi’ il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda la legge Gonella, che regolamenta nel 1963 l’ordinamento della professione, in un messaggio in occasione dei 60 anni dell’Ordine dei Giornalisti. “Alla professione giornalistica – aggiunge il Capo dello Stato – anzitutto viene affidato il ruolo di espressione della libera critica secondo doveri di lealta’ e buona fede. Ai giornalisti, in questo contesto, e’ rimesso il compito rilevante, ai fini della libera formazione delle opinioni dei cittadini, del rispetto della verita’ sostanziale dei fatti. Ecco il valore della definizione dell’autonomia professionale di ogni giornalista e dell’autogoverno della categoria cui viene demandata, come per ogni altro ordine professionale, la essenziale e preziosa funzione di difesa della deontologia. Le sfide che il mondo dell’informazione e’ chiamato a raccogliere, a partire dalle applicazioni della intelligenza artificiale – osserva Mattarella – non possono prescindere dal rispetto dei canoni fondamentali tracciati per la professione dalla legge Gonella. Il mercato globale con cui siamo chiamati a confrontarci nella Societa’ dell’informazione necessita di robuste garanzie, quali quelle offerte a livello di Unione Europea dalle proposte avanzate in sede di elaborazione del Media Freedom Act”.
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