L’Italia è, attualmente, un paese in cui la crescita fatica. I recenti dati ISTAT indicano una produzione industriale in calo dello 0,4% e per quanto riguarda l’indice di digitalizzazione europeo DESI il nostro Paese è 24° tra i 28 stati UE.
A fronte di ciò esistono, però, casi in cui idee ed innovazione si uniscono in un connubio vincente lanciando delle nuove sfide imprenditoriali. Le start-up innovative in Italia sono oltre diecimila e hanno un ritmo di nascita di circa 300 a trimestre.
Più che un contesto imprenditoriale in via di sviluppo parliamo in molti casi già di realtà in crescita che danno lavoro a 53.700 persone e che fungono da stimolo innovativo per la società nel suo insieme, andando a toccare una vasta gamma di settori diversi.
Ovviamente, non tutte queste imprese riescono a raggiungere uno status consolidato ma in Italia è crescente il numero di start-up che “ce la fa” e si consolida sul mercato non solo in virtù di un’idea vincente ma anche di un programma di sviluppo solido e capace di inserire correttamente azienda e prodotto nel segmento di appartenenza. Al di là della visione imprenditoriale, è comunque necessario che queste aziende innovative incontrino anche un ambiente ospitale e favorevole che ne agevoli la crescita: anche per questo è crescente il numero di progetti, governativi e privati, indirizzati al sostegno dell’imprenditoria, in particolare giovanile, e delle start-up.
A questo proposito, anche l’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento ed Experian hanno recentemente premiato con 1000 euro start-up e idee innovative nel mondo dei pagamenti.
I tre premiati sono stati Donapp, una piattaforma che permette di destinare una percentuale della spesa o del conto della cena a enti ed associazioni sotto forma di una donazione; Phome, una start-up che, mettendo in contatto clienti e prestatori di servizi, permette agli utenti che hanno uno smarthpone o un pc danneggiato di prenotare la riparazione tramite app e di essere raggiunti da un tecnico che analizza il danno, comunica il preventivo e provvede alla riparazione in loco e immediatamente, gestendo il pagamento tramite app; PopSocket di pagamento: un accessorio per cellulare, attualmente di moda tra i ragazzi, che diventa strumento di pagamento.
Strettamente legata al mondo dei pagamenti è anche Tack Pay, una start-up che permette tramite app di dare e ricevere mance in formato elettronico. Oltra alla smaterializzazione della transazione, il punto forte di questa app risiede nella possibilità di rendere pubblica la donazione e interpretarla come un feedback positivo della prestazione svolta.
Ma non solo. Tra le più promettenti start-up attualmente in circolazione abbiamo anche Vaigo, che ha recentemente ricevuto il premio Smart Mobility Start-up of the Year in Portogallo. Vaigo è una piattaforma che consente ai responsabili delle risorse umane e della mobilità di offrire ai dipendenti nuove opzioni di mobilità flessibile. Un ecosistema progettato per superare gli ostacoli amministrativi e di processo che le organizzazioni più grandi devono affrontare quando offrono mobilità intelligente.
Questi sono solo alcuni esempi di start-up che potrebbero presto diventare delle vere e proprie piattaforme disruptive nel mercato italiano ed internazionale ed incentivare fortemente la crescita economica attraverso il coraggio e l’ingegno dei loro ideatori.