L’utilizzo inconsapevole o distorto della Rete coinvolge in episodi negativi 3 ragazzi su 4, e crea un rischio di dipendenza dal web per l’82% dei giovani. Principali cause del fenomeno, la noia, la solitudine e l’assenza di regole. Cresce il progetto di prevenzione creato sul territorio piemontese da Synergie Italia e Novara FC con l’ingresso della Fondazione Carolina.
Contro il cyberbullismo, l’hate speech e le insidie della rete è fondamentale attivare un percorso di prevenzione e formazione, che crei consapevolezza e senso di responsabilità. È l’obiettivo del progetto “Cittadinanza digitale, una partita da vincere”, creato da Synergie – tra le principali Agenzie per il lavoro in Italia – insieme alla società di formazione Risorse Italia e il Novara Football Club, con il patrocinio del CONI Piemonte.
Il progetto – che vede anche il supporto del Banco BPM e il patrocinio del Comune di Novara e della Provincia – giunge alla sua seconda edizione, dopo che lo scorso anno ha coinvolto 500 ragazzi delle scuole superiori del territorio. Con una novità importante: l’ingresso della Fondazione Carolina, creata dalla famiglia della quattordicenne Carolina Picchio, vittima nel 2013 proprio di cyberbullismo e alla quale è dedicata la prima legge in Europa sul cyberbullismo (giugno 2018).
IL PERCORSO FORMATIVO
16 ore, divise in 8 moduli da 2 ore l’uno, con classi formate da un minimo di 15 ad un massimo di 20 studenti: il percorso formativo previsto dal progetto è totalmente gratuito e vi possono partecipare tutti coloro che, compiuti 16 anni, risultino essere disoccupati. Quattro i pilastri su cui si struttura la formazione interattiva: 1. Internet delle cose – ambiente reale vs ambiente virtuale (4h), 2. Cittadinanza digitale (4h); 3. Felici di navigare – utilizzo etico e responsabile delle piattaforme (4h); 4. Il fenomeno del Cyberbullismo – prevenzione e contrasto (8h).
“L’obiettivo è quello di riflettere con i ragazzi sulla possibilità di aprire i propri orizzonti a nuovi punti di vista, di vivere l’ambiente online nella sua potenzialità, evitando il più possibile di fare scelte disfunzionali, nell’ottica di costruire un percorso di cittadinanza digitale consapevole e responsabile.” – spiega il responsabile del Progetto per Synergie, Louis Arosio.
Il percorso vuole coinvolgere i giovani e farli riflettere su come, cosa e perché condividono online, prendendo consapevolezza della necessità di integrare la vita in rete con quella offline. Ma anche di riflettere sulla potenza della parola nella costruzione, e nella distruzione, delle relazioni.
“L’importanza etica del ruolo da noi ricoperto e la nostra mission ci hanno da sempre spinto ad assumere una posizione di riferimento su diverse tematiche sociali – sottolinea Giuseppe Garesio, AD Synergie – tra queste, la prevenzione e la lotta al bullismo, in tutte le sue possibili sfumature e declinazioni. Siamo felici di veder crescere il progetto che quest’anno raggiungerà un numero superiore di ragazzi.”
“Fare rete in questo campo è fondamentale perché si tratta di fenomeni complessi che riguardano più ambiti della vita dei ragazzi: dalla scuola, alla famiglia, allo sport, fino alle relazioni sociali – ha aggiunto Ivano Zoppi, Segretario generale Fondazione Carolina – Basti pensare che secondo i dati del nostro comitato scientifico l’utilizzo inconsapevole o distorto della Rete coinvolge 3 ragazzi su 4 in episodi negativi e crea un rischio di dipendenza dal web per l’82% dei giovani. E che le principali cause del fenomeno sono noia, solitudine e assenza di regole”.
“Lo Sport – ha sottolineato il Presidente del Novara Football Club, Massimo Ferranti – è un formidabile strumento di aggregazione che, soprattutto nella delicata fase dell’adolescenza, insegna ai ragazzi il valore del gioco di squadra e a relazionarsi in modo rispettoso e inclusivo.”