Il fintech e la rete di prossimità fatta di esercizi commerciali come tabacchi, bar ed edicole sono strumenti fondamentali per migliorare l’educazione finanziaria degli italiani, con particolare riferimento all’utilizzo di strumenti digitali come le carte di pagamento. L’Italia è in coda alla classifica europea sia per il numero di transazioni cashless pro-capite (circa la metà, 81 su 146) che nella classifica mondiale per il rapporto tra contante in circolazione e PIL, con il 15,4%, pur vantando la più alta liquidità dei risparmi.
È per contribuire a modificare questo scenario che Mooney, fintech italiana di prossimità, e il centro studi ConsumerLab hanno presentato oggi a Roma un progetto nazionale sull’educazione finanziaria basato sull’esteso utilizzo di modalità operative fintech e sull’ampio coinvolgimento della rete di prossimità. Infatti, i 45.000 punti vendita Mooney (tabacchi, bar, edicole) costituiscono una via pratica e concreta di condivisione e aumento della consapevolezza sui vantaggi del cashless e sull’utilizzo dei più innovativi sistemi di pagamento.
Hanno partecipato l’On. Federico Freni – Sottosegretario di Stato per l’Economia e le Finanze, Maria Iride Vangelisti – Dirigente del servizio educazione finanziaria di Banca d’Italia, Emilio Petrone – Amministratore Delegato Mooney, e Francesco Tamburella – Coordinatore ConsumerLab.
Nel corso dell’evento sono stati presentati cinque video tutorial sul tema dell’educazione finanziaria, con gli esercenti della rete di prossimità come protagonisti, ed un’indagine sul cashless che ha coinvolto 120 esercizi commerciali di Roma (mercati, frutterie, bar/tabacchi, abbigliamento, ristoranti, pizzerie, supermercati) divisi tra centro e periferia. In periferia, in media il 62% delle transazioni si effettua in contanti rispetto al 52% del centro. Con una media del 75%, i supermercati spiccano per utilizzo di strumenti digitali di pagamento. Il maggior uso di carte si registra, infatti, nei supermercati del centro con l’83% delle transazioni totali mentre il contante viene adottato maggiormente nei bar/tabacchi della periferia con il 94% dei pagamenti totali.
“Il cashless è parte importante del tema più ampio dell’educazione finanziaria e favorire l’utilizzo degli strumenti di pagamento digitali per una maggiore efficienza del Sistema Paese costituisce un obiettivo fondamentale che Mooney si è posto fin dalla propria nascita – ha affermato Emilio Petrone, Amministratore Delegato di Mooney – E’ per questo che investiamo costantemente in tecnologia e lavoriamo a stretto contatto con la nostra rete di vendita che rappresenta un interlocutore strategico per avvicinare i cittadini a modalità di pagamento più moderne e sicure”.
“L’Educazione finanziaria ha bisogno di teoria e pratica; per quest’ultima servono motivazioni concrete e vantaggiose per il consumatore e anche infrastrutture come la rete di prossimità per rendere l’approccio fintech accessibile e utile – ha dichiarato Francesco Tamburella, Coordinatore ConsumerLab – Assistiamo ad un paradosso: l’importo medio a transazione (61 €) è il più alto d’Europa come il numero di POS (3,7mln); questo primato è accompagnato dal minor numero di transazioni (1006) per terminale. Significa che abbiamo un terreno fertile e pronto. Per abbattere il gap italiano nella digitalizzazione dei pagamenti serve dotare ogni cittadino dell’Iban (identità economica) come il Codice Fiscale (identità fiscale) ieri e lo Spid (identità digitale) oggi.”