Sono ripresi oggi i seminari di confronto, formazione ed approfondimento promossi dal centro studi A.P.S.P., stavolta in collaborazione con Experian, società che si occupa di analizzare le informazioni creditizie di persone e aziende. Si tratta di un grande archivio che gestisce dati (sia positivi che negativi) relativi all’indebitamento di un soggetto nei confronti del sistema bancario. L’incontro è stato aperto e moderato dal presidente A.P.S.P. Maurizio Pimpinella il quale ha evidenziato l’importanza della formazione per il contrasto delle frodi.
Il tema affrontato nell’incontro odierno è stato di particolare attualità ed importanza in quanto si è parlato del contrasto alle frodi creditizie e dei servizi innovativi per contrastarle. Nel corso del seminario sono state approfondite le leve per ottimizzare, attraverso i controlli e le tecnologie, la valutazione complessiva del rischio potenziale e la mitigazione del rischio frode. Relatore dell’incontro è stato Giulio Virnicchi – senior business consultant Experian Italia, il quale ha voluto sottolineare che:
il contrasto ai fenomeni fraudolenti è una priorità per contenere le perdite, limitare il rischio reputazionale e, naturalmente, proteggere i propri Clienti. Una priorità che si scontra spesso con sistemi ed approcci inadatti alle dinamiche attuali e che penalizzano i costi operativi e la customer experience con un effetto negativo su ricavi e margini. Attraversando casi di successo, abbiamo analizzato gli elementi chiave per un contrasto alle frodi efficiente ed a basso impatto, sull’IT, sulle operations e sulla esperienza di acquisto / sottoscrizione.
Negli ultimi anni, infatti, abbiamo visto crescere l’attenzione verso i fenomeni legati ai rischi “frode” siano essi legati al nascondimento o al furto di identità in fase di onboarding oppure alle frodi commerciali. Nel 2021, le frodi creditizie sono state oltre 28.600 per un danno stimato di 124,6 milioni di euro, in crescita del 31% rispetto al 2020. Si tratta quindi di cifre particolarmente rilevanti che creano danni all’intera catena del valore, dei soggetti e degli operatori coinvolti. Al conclusione della relazione del dott. Virnicchi, è seguito un interessante dibattito che ha visto partecipare attivamente gli intervenuti con rilevazioni, domande e proposte.