“Polis vuole portare i servizi della Pa che stanno diventando sempre piu’ digitali a tutti i cittadini, ci sono molti Comuni nelle cosiddette aree interne dove alcuni nostri concittadini non riescono a ottenere quei servizi in digitale, noi vogliamo aiutarli attraverso un supporto negli uffici postali”. Cosi’ l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, interpellato a margine della cerimonia per i 160 anni del gruppo.
“Il progetto – ha ricordato – e’ giu’ partito con l’approvazione del fondo complementare al Pnrr, abbiamo fatto la convenzione col Mise, sono gia’ partiti i bandi e le gare di appalto per fornirci il materiale e le infrastrutture che andranno negli uffici postali. Il progetto e’ molto ambizioso, se ne parla da tanti anni ma lo si e’ fatto parzialmente”. Del Fante ha concluso sottolineando: “Il Governo e’ convinto, e aver allocato 800 milioni di euro per questo tipo di iniziativa e’ un segnale tangibile della volonta’ di andare avanti”.
Tracciando una panoramica di più ampio respiro riguardo il ruolo che Poste Italiane ricopre nello scenario italiano, soprattutto in termini di inclusione digitale e sociale, l’AD ha affermato che “Poste non e’ soltanto mercato, prodotto, conto economico”. “Al tempo stesso – ha sottolineato – e’ un’azienda che ha anche una funzione sociale per il sistema Paese”. E per questo ha annunciato: “Prendo l’impegno: Poste non vuole lasciare indietro nessuno, non vuole lasciare indietro i dipendenti, i cittadini, come ha fatto per 160 anni, e continueremo a farlo, e rimarremo nel futuro del Paese”.
Soffermandosi sull’impegno dedicato da Poste alle aree interne ha evidenziato “la presenza territoriale che permette ad ogni italiano di raggiungere un punto fisico in meno di 5 minuti. Una presenza che a livello di interazione permette a Poste di avere 20 milioni di interazioni giornaliere, di contatti con gli italiani”. E guardando all’evoluzione del gruppo, l’ammistratore delegato ha ricordato: “Esistono 29 milioni di PostePay in giro per l’Italia, siamo il primo fornitore di carte di pagamento in Italia, l’anno scorso abbiamo fatto due miliardi di transazioni, un quarto delle quali sull’e commerce”.