Oggi il bitcoin ha avuto una repentina crescita dell’8% per quanto riguarda il suo valore, sfondando soglia 42.000 dollari, e sembra improbabile che ciò non sia legato almeno in parte alle anticipazioni che riguardano la probabile non stretta che il governo americano intende operare sul settore. Secondo una notizia apparta stanotte sul sito del Ministero del tesoro americano (non si sa fin dove arrivi l’errore e dove la volontà di dare informazioni) riportante i dettagli dell’imminente ordine esecutivo del presidente Joe Biden sulle criptovalute, emergerebbe una posizione favorevole dell’amministrazione nei confronti degli asset digitali e tutt’altro che censora nei loro confronti. Il comunicato è stato vagliato e anticipato da Milano Finanza e invita a “un approccio completo e coordinato alla policy sugli asset digitali” tale da supportare “innovazione responsabile che potrebbe comportare vantaggi sostanziali per la nazione, i consumatori e le imprese” senza scordare il supporto all’ambito della sicurezza “i rischi legati alla finanza illecita, proteggendo consumatori e investitori e prevenendo le minacce al sistema finanziario e all’economia in generale”. Pur con le dovute cautele e i necessari distinguo che saranno sicuramente apportati, sono fugati i timori di una dura stretta regolatoria da parte di Washington sulle monete virtuali, sollevati a maggior ragione dopo i rischi legati alla guerra in Ucraina. Il fine ultimo come confermato anche dalla Yellen sarà poi la definizione il più possibile puntuale di uno standard internazionale del settore che tenga conto anche della sua natura transnazionale.
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