Nonostante sia ormai considerato il social network dei boomer (termine spesso utilizzato con un’accezione tutt’altro che positiva) Facebook, il nuovo Meta, è però destinato ad essere considerato l’antesignano di importanti rivoluzioni nel campo dell’innovazione. È stato certamente così con l’annuncio del lancio di Libra che aveva accelerato da un lato la crescita dei progetti cripto e dall’altro il relativo vento regolatore e lo sarà anche con il passaggio indicato da Meta. Il bello di Facebook, in realtà, non è stato sostanzialmente di inventare qualcosa che di fatto già esisteva, come allora cripto, stablecoin o valute digitali di vario genere, e oggi il metaverso, ma di riproporre le presunte innovazioni in una versione nuova ed estremamente più diffusa questi fenomeni, in base anche alla sterminata base utenti su cui può ancora contare. Per quanto portatrice ancora di un’importante dote di innovazione, la vela di Libra, Calibri, Diem si è via via sgonfiata, ciò non vuol dire che si tratti però di un progetto del tutto tramontato. Anzi, come mi è già capitato di affermare, le potenzialità rimangono immutate, al netto della volontà e dell’arrivo di tempi migliori da parte dei regolatori, magari in presenza di un pericolo comune impellente come potrebbe essere quello rappresentato dallo yuan digitale di ormai imminente lancio al grande pubblico.
Questa funzione di stimolo svolta da Facebook è destinata a diffondersi sempre più a macchia d’olio e, da ultimo, ha recentemente coinvolto anche Walmart, una delle aziende della grande distribuzione più famose al mondo, la quale sta già progettando il suo sbarco nel metaverso con la realizzazione di NFT e di una propria valuta digitale. Ed ecco che ritorna il leit motiv delle potenzialità di Meta che coinvolgono inevitabilmente il mondo fisico, quello virtuale e i pagamenti elettronici di nuovissima generazione. Non si tratta essenzialmente di un semplice spirito di emulazione da parte di altre aziende quanto semmai, almeno in alcuni casi, dello “spirito del portatore”, cioè della capacità di seguire un sentiero già aperto e battuto da parte di qualcun altro portando con sé magari il proprio valore aggiunto, le proprie caratteristiche e le proprie innovazioni specifiche.
Il metaverso, o meglio i metaversi, rappresentano ormai un contesto socio-economico-finanziario sia in via di sviluppo che di consolidamento e difficilmente si tratterà di una semplice moda passeggera o di una bolla, si tratta della nuova dimensione del digitale che, pur non essendo ancora pienamente compiuto nel mondo reale, sta già sfociando in altri contesti in cui potrebbe esprimere al meglio tutte le sue potenzialità. In questo senso, il social dei boomer è tutt’altro che attardato nei confronti delle altre imprese che, invece, a dispetto da molta opinione comune diffusa sono spesso costrette a rincorrere.