Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato con forza l’importanza cruciale della sicurezza cibernetica, definendo i dati digitali come un bene prezioso e strategico paragonabile al petrolio, una risorsa di valore inestimabile per ogni nazione. Tajani ha evidenziato che dati di qualsiasi natura, che riguardino la finanza, la sanità, la politica, l’industria o la difesa, sono fondamentali e devono essere tutelati con la massima attenzione perché rappresentano il cuore pulsante del sistema Paese. Un attacco informatico che blocca attività essenziali o che porta al furto di dati sensibili può infatti provocare danni economici, sociali e persino geopolitici di vasta portata. Di conseguenza, la sicurezza informatica diventa una priorità imprescindibile per proteggere l’integrità e la resilienza dello Stato e delle sue infrastrutture critiche.
Tajani ha poi richiamato l’attenzione sull’urgenza di una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi legati alla guerra cibernetica. Ha sottolineato come non solo i funzionari dello Stato e i dipendenti pubblici, ma anche i lavoratori delle aziende private debbano essere formati e sensibilizzati sull’importanza di adottare misure di sicurezza adeguate per contrastare le minacce digitali in continua evoluzione. La guerra cibernetica, infatti, non è più un rischio futuro o un’ipotesi remota, ma una realtà concreta e attuale che può manifestarsi attraverso attacchi mirati a infrastrutture strategiche, campagne di disinformazione, ransomware, furti di proprietà intellettuale e sabotaggi digitali.
Approfondendo il tema, è utile considerare come la sicurezza cibernetica si intrecci con numerosi ambiti vitali. Nel settore finanziario, per esempio, la protezione dei dati è essenziale per evitare frodi, furti di identità e perdite economiche che possono minare la fiducia degli investitori e dei consumatori. In sanità, la tutela delle informazioni dei pazienti garantisce non solo la privacy ma anche la continuità delle cure, evitando che attacchi hacker possano interrompere servizi medici critici. Nel campo della difesa, la sicurezza informatica è fondamentale per prevenire intrusioni che possano compromettere la sicurezza nazionale o influenzare operazioni militari.
Inoltre, Tajani richiama implicitamente l’importanza di una strategia integrata che coinvolga governi, istituzioni pubbliche e imprese private, perché la cyber-sicurezza è un compito collettivo che richiede coordinazione e condivisione di informazioni. La crescente digitalizzazione, insieme alla diffusione dell’Internet delle Cose (IoT) e delle infrastrutture critiche connesse, espone infatti il sistema Paese a vulnerabilità maggiori, rendendo indispensabile un approccio proattivo e innovativo per prevenire, rilevare e rispondere tempestivamente alle minacce.