Le borse europee stanno attraversando una fase delicata, toccando i livelli più bassi delle ultime tre settimane. La causa principale è l’aggravarsi delle tensioni geopolitiche, in seguito a un attacco condotto da Israele contro l’Iran, che ha inasprito il clima di incertezza a livello globale. Questo evento ha spinto molti investitori a rifugiarsi in asset considerati più sicuri, come l’oro e i titoli energetici, penalizzando invece i settori più esposti al rischio economico e ai cambiamenti nei consumi, come quello dei viaggi.
Alle 11:15 di oggi, l’indice paneuropeo Stoxx 600 segnava un calo dello 0,9%, attestandosi a 544,67 punti. L’indice si avvia così alla quinta seduta consecutiva in territorio negativo, una serie così lunga di ribassi non si vedeva dal settembre del 2024. Tra i settori più colpiti c’è quello del tempo libero e del turismo, che registra una flessione complessiva del 2,8%. In particolare, IAG, la holding che controlla British Airways, perde il 4,7%, Lufthansa scende del 3,8% ed easyJet del 3,9%. Anche Carnival, compagnia di crociere quotata a Londra, è in forte calo, con un -4,2%, così come si legge su marketscreener.com.
In controtendenza rispetto al resto del mercato, il comparto energetico guadagna l’1,2%. Questo andamento positivo riflette le aspettative di un aumento dei prezzi del petrolio in caso di un’escalation del conflitto in Medio Oriente, una delle principali aree di produzione energetica del mondo. Tra le società in evidenza ci sono Shell, che cresce dell’1,5%, e BP, che segna un progresso del 2,8%.
La giornata è caratterizzata da un’elevata volatilità: l’indice che misura la turbolenza dei mercati europei è salito di 2,66 punti, raggiungendo quota 22,02, il livello più alto dal 26 maggio. La maggior parte dei principali listini regionali è in calo: il DAX tedesco perde l’1,6%, mentre il FTSE 100 di Londra lascia sul terreno lo 0,5%, subito dopo aver toccato un massimo storico nella giornata precedente.
In questo clima di crescente incertezza, gli investitori stanno tornando ai cosiddetti “beni rifugio”. L’oro, in particolare, registra un rialzo di oltre l’1%, confermando il suo ruolo di asset sicuro nei momenti di crisi. Nonostante il generale nervosismo sui mercati, alcuni titoli si distinguono in positivo: Frontline, gruppo attivo nel settore petrolifero, guadagna il 5,5% e guida la classifica dei migliori titoli dello Stoxx 600, mentre Maersk, gigante del trasporto marittimo, avanza del 4,3%, probabilmente sostenuto da previsioni di crescita nei costi di spedizione in uno scenario globale più incerto.