La banca digitale Monzo, con sede a Londra e fondata nel 2015, ha raggiunto un risultato significativo nel suo ultimo anno fiscale, registrando un fatturato record pari a 1,2 miliardi di sterline. Si tratta di un aumento del 48% rispetto all’anno precedente, che testimonia la forte crescita della società. Anche i profitti hanno avuto un’impennata notevole: l’utile ante imposte è salito a 60,5 milioni di sterline, rispetto ai 13,9 milioni dell’anno passato, confermando la solidità del primo esercizio finanziario positivo registrato nel 2024.
Nel frattempo, la base clienti ha continuato ad ampliarsi, superando i 12,2 milioni di utenti, con un incremento del 25%. I depositi complessivi dei clienti sono aumentati fino a 16,6 miliardi di sterline, mentre il portafoglio prestiti è cresciuto del 35%, raggiungendo 1,6 miliardi. Sulla scia di questi risultati, la banca ha annunciato di voler rafforzare la propria presenza internazionale, a partire dall’Irlanda per l’Europa, e con l’intenzione di crescere ulteriormente anche negli Stati Uniti, pur senza impegni concreti nel breve periodo.
A sostenere la crescita di Monzo vi sono investitori importanti, tra cui il fondo sovrano di Singapore, che ha partecipato a una cessione di azioni nell’ottobre 2024, portando la valutazione della società a circa 4,5 miliardi di sterline. Questo rafforza le aspettative su una possibile quotazione in borsa in futuro.
Nonostante il successo economico e operativo, la banca è attualmente oggetto di un’indagine da parte della Financial Conduct Authority, che sta valutando eventuali irregolarità in materia di antiriciclaggio. Tuttavia, gli analisti sembrano ritenere che Monzo sia ben posizionata per mantenere la fiducia degli investitori, grazie alla solidità del suo modello di business e alla strategia di espansione già in atto. L’andamento positivo è considerato un segnale incoraggiante per l’intero settore fintech, che continua a guadagnare terreno rispetto agli operatori bancari più tradizionali.