Il protocollo d’intesa firmato tra l’Università Luiss Guido Carli e Hewlett Packard Enterprise (HPE) rappresenta un nuovo passo verso un’integrazione sempre più stretta tra mondo accademico e industria tecnologica. L’obiettivo principale è creare un ecosistema collaborativo in cui formazione universitaria, ricerca scientifica e innovazione industriale si alimentino a vicenda, soprattutto nei settori chiave come l’intelligenza artificiale, le competenze digitali e le tecnologie emergenti.
Con questo accordo, Luiss e HPE avvieranno insieme programmi di formazione avanzata per studenti e giovani professionisti, focalizzati sulle nuove tecnologie. Verranno inoltre promosse attività di ricerca applicata con un impatto diretto nel mondo reale, grazie al contributo di accademici, studenti e specialisti di HPE. Tra gli elementi centrali del protocollo ci sono anche iniziative di orientamento al lavoro e progetti di co-innovazione, ovvero attività collaborative che vedono coinvolti università e azienda nello sviluppo congiunto di soluzioni innovative.
Paolo Boccardelli, rettore della Luiss, ha sottolineato che l’accordo rafforza il legame tra istruzione, ricerca e impresa, contribuendo a creare un contesto universitario fortemente orientato al futuro e in grado di valorizzare le competenze dei giovani. Ha parlato anche di un impegno concreto per promuovere una cultura digitale responsabile.
Claudio Bassoli, presidente e ceo di HPE Italia, ha aggiunto che oggi più che mai è fondamentale una stretta collaborazione tra università e aziende, perché è da lì che nascono le competenze in grado di affrontare le sfide tecnologiche attuali e future, e perché la ricerca rappresenta un motore di sviluppo per l’intero sistema economico.
Questa intesa punta, in sintesi, a formare professionisti più preparati, supportare la ricerca d’avanguardia e contribuire attivamente alla trasformazione digitale del Paese.