Nella sede romana di 24ORE Business School, in via Gaeta 15, si è svolto ieri l’evento “Nuove frontiere dell’hospitality: formazione d’eccellenza tra lusso, eventi istituzionali e turismo sostenibile”, un’occasione di confronto tra istituzioni, esperti e professionisti del settore per esplorare l’evoluzione dell’accoglienza contemporanea e presentare l’ampliamento dell’offerta formativa della Business School.
Durante l’evento sono stati ufficialmente presentati tre nuovi Master:
· Professional Master in Management di Eventi Istituzionali e Religiosi: un percorso che forma professionisti in grado di progettare e coordinare eventi complessi in contesti ufficiali e simbolici. Il programma integra logistica, cerimoniale, protocollo e gestione della sicurezza, con particolare attenzione alle dinamiche legate a eventi religiosi e di rappresentanza. In partenza il 20 giugno, disponibile in modalità live streaming o in presenza a Roma.
· Professional Master in Heritage Management e Turismo Culturale Sostenibile: il master prepara figure capaci di valorizzare il patrimonio storico e culturale con un approccio sostenibile e innovativo. Offre strumenti per progettare esperienze turistiche autentiche e responsabili, in dialogo con il territorio e le comunità locali. In partenza il 20 giugno, disponibile in presenza a Roma o in modalità live streaming.
· Master Post Laurea in Hôtellerie e Hospitality di Lusso: pensato per chi ambisce a operare nell’accoglienza di alta gamma, il master sviluppa competenze in management alberghiero, customer experience e servizi personalizzati. Un focus particolare è dedicato a sostenibilità, benessere e standard internazionali del settore luxury. In partenza il 27 ottobre, disponibile in presenza a Roma o in modalità live streaming.
Ad aprire la giornata è stata Monica Mattinzoli, Education Content Manager di 24ORE Business School a Roma, che ha sottolineato come l’attivazione dei nuovi master arrivi in un momento particolarmente strategico: con il Giubileo 2025 in corso, Roma si conferma un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per l’hospitality internazionale, segnato da una crescente domanda di professionalità avanzate. I percorsi presentati sono pensati per formare nuove figure capaci di operare in contesti complessi, che richiedono competenze trasversali in diplomazia, logistica, sicurezza, sostenibilità e gestione culturale.
La sede di Roma, ospitata in un edificio liberty tra le Terme di Diocleziano e Castro Pretorio, si distingue come luogo ideale dove coniugare storia e innovazione, visione e operatività. Un punto di incontro tra istituzioni, cultura e mercato, come ha sottolineato Alice Acciarri, Managing Director di 24ORE Business School: “In un momento cruciale per il settore dell’hospitality e del turismo, la nostra missione è accompagnare studenti e professionisti in percorsi formativi sempre più aderenti alla realtà, al contesto territoriale e alle sfide globali. La sede di Roma si basa su un dialogo costante con il territorio. Roma non è solo la Capitale d’Italia, ma un polo internazionale dove istituzioni, cultura e turismo globale si incontrano quotidianamente. Questi percorsi formano professionisti capaci di muoversi tra protocollo istituzionale, accoglienza internazionale e valorizzazione del patrimonio culturale, rispondendo a un contesto in continua evoluzione”.
Ad arricchire la prospettiva istituzionale sono intervenuti:
· Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale, che ha illustrato le azioni messe in campo dall’amministrazione per promuovere un modello di accoglienza sostenibile, efficiente e capace di valorizzare i grandi eventi come leve di sviluppo economico e culturale.
· Federico Mollicone, Deputato e Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, che ha ribadito l’importanza di investire nella formazione di giovani talenti per sostenere la competitività del nostro sistema turistico-culturale in una Roma sempre più internazionale.
Il cuore della mattinata è stata la tavola rotonda moderata da Federico De Cesare Viola, Coordinatore Scientifico del Master Post Laurea “Hôtellerie & Hospitality di Lusso ed Editor in Chief di Food&Wine Italia e Travel + Leisure Italia”. Il suo intervento ha inquadrato l’hospitality come sistema complesso che coinvolge estetica, sostenibilità, relazioni istituzionali e valorizzazione del patrimonio, evidenziando come la formazione debba rispondere a queste nuove esigenze.
Alla tavola rotonda hanno partecipato:
· Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, già Prefetto e Questore di Roma, che ha approfondito il ruolo della sicurezza e del protocollo istituzionale nella pianificazione e gestione di eventi religiosi e politici di rilievo internazionale.
· Francesca Tozzi, General Manager di Six Senses Rome, struttura simbolo dell’ospitalità di lusso sostenibile, ha raccontato come il settore stia evolvendo verso modelli integrati di wellness e responsabilità ambientale e sociale.
· Francesco Apreda, Executive Chef di Idylio by Apreda* (una Stella Michelin) ristorante del The Pantheon Iconic Rome Hotel, ha illustrato il contributo dell’alta cucina all’esperienza dell’accoglienza, come veicolo di identità culturale e valore immateriale.
· Maria Pasquale, giornalista e scrittrice (@heartrome), ha portato la sua visione di turismo narrativo e autentico, incentrato sul racconto dei luoghi e sulla costruzione di legami tra le persone.
· Glauco Galati, Public Affairs Manager, docente e Coordinatore Scientifico dei Master “Heritage Management e Turismo Culturale Sostenibile” e “Management di Eventi Istituzionali e Religiosi”, ha evidenziato il ruolo strategico della formazione nel fornire competenze capaci di rispondere a un mercato in profonda trasformazione.
La mattinata si è conclusa con un messaggio condiviso: oggi accogliere non significa solo offrire comfort, ma generare esperienze trasformative, consapevoli e sostenibili. Roma si conferma così capitale non solo dell’accoglienza, ma anche della formazione e dell’innovazione nel mondo dell’hospitality.
Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale: “Oggi Roma compete alla pari delle grandi mete: dobbiamo quindi generare per i turisti dei motivi per tornare qui più volte e per rimanere più giorni, e generare un’interconnessione con le altre città italiane. Abbiamo gli ingredienti per dare una risposta forte, i numeri ci danno ragione: certo non abbiamo risolto tutto, ma stiamo sicuramente passando da un turismo casuale a un turismo che ha un senso”.
Federico Mollicone, Deputato e Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati: “Il comparto dell’hospitality si sta dimostrando sempre di più un crocevia fondamentale tra la valorizzazione delle competenze e la necessità di rispondere alle sfide globali della sostenibilità e della trasformazione digitale. L’ospitalità non è più soltanto accoglienza ma diventa esperienza, relazione, valore aggiunto per i territori e le comunità”.
Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione Insigniti OMRI, Prefetto e Questore di Roma: “Penso che sia noto a tutti che senza sicurezza non c’è libertà, non c’è economia, non c’è attività. A chi si sta formando nel campo degli eventi di alto profilo, che si trova a gestire un importante appuntamento, consiglio di studiare sempre l’edizione precedente e valutarne le criticità come la mobilità interna ed esterna, la catena di comando e la comunicazione interna ed esterna”.
Francesca Tozzi, General Manager di Six Senses Rome: “Educare gli ospiti a una certa attenzione è la cosa più semplice, è però altrettanto importante trasmettere questi valori anche al personale: cerchiamo di insegnare al nostro team come essere sostenibile con un approccio olistico, partendo ad esempio dal food waste, ma banalmente anche nell’igienizzazione degli spazi, che nella nostra struttura avviene senza prodotti chimici. La sostenibilità è nelle piccole cose che poi insegnano uno stile di vita”.
Francesco Apreda, Executive Chef di Idylio by Apreda* (una Stella Michelin) ristorante del The Pantheon Iconic Rome Hotel: “Oggi la competitività è aumentata e di conseguenza la necessità di distinguersi: la ristorazione all’interno di un albergo deve avere un’identità chiara e ben definita, perché è da lì che si comincia a costruire qualcosa. Viviamo in un mondo che si muove a grande velocità, e dobbiamo essere in grado di dare un’anima al luogo: il cliente, entrando, deve percepirla. Sono le idee nuove a fare la differenza, a renderci “diversi” e proprio per questo unici”.
Maria Pasquale, giornalista e scrittrice: “Lo storytelling è fondamentale. Oggi è inutile aprire un account social se non hai qualcosa da dire, se non sai come dirla, a chi dirla, e come la vuoi dire. I brand stessi sono fatti di persone: sembra una cosa banale, ma ce lo dobbiamo sempre ricordare”.
Glauco Galati, Public Affairs Manager, docente e Coordinatore Scientifico dei Master “Heritage Management e Turismo Culturale Sostenibile” e “Management di Eventi Istituzionali e Religiosi”: “I master che abbiamo ideato vogliono essere percorsi volti a creare sensibilità. Turismo non è solo Roma o grandi città: nel nostro paese ci sono tantissime realtà che le amministrazioni locali non sanno come valorizzare. L’idea è di creare questa sensibilità, con un percorso che non è solo ed esclusivamente lezioni frontali e teoria, ma un laboratorio costante in cui immergere professionisti che vogliano specializzarsi. In questo lavoro è importante che non si persegua solo la conservazione ma anche la valorizzazione. La valorizzazione passa da uno storytelling importante e da un marketing territoriale che sappia analizzare quello che il territorio può offrire prima di comunicarlo: vanno coinvolte le comunità locali e vanno sensibilizzate, perché è un patrimonio che deve essere percepito come di tutti”.