Durante l’Assemblea annuale di Confindustria, svoltasi recentemente, rappresentanti del mondo industriale si sono riuniti per discutere le sfide e le prospettive dell’economia italiana, con particolare attenzione ai temi dell’energia e del ruolo dell’Europa. L’incontro si è tenuto in Italia, con la partecipazione del Presidente del Consiglio e del Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Le dichiarazioni rilasciate hanno posto l’accento sulla necessità di interventi urgenti a sostegno della competitività industriale.
Di seguito le dichiarazioni di Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e Special Advisor di Confindustria con delega all’autonomia strategica europea, piano Mattei e competitività, a margine dell’assemblea:
“L’Assemblea è stato un momento importante di confronto e proposta, che ha messo al centro il ruolo dell’industria per il futuro economico del Paese. Molto apprezzata la relazione del presidente Orsini, che ha affrontato i nodi centrali: Europa, energia e il piano industriale europeo. L’intervento del Presidente del Consiglio è stato particolarmente significativo: ha dimostrato ancora una volta attenzione verso i bisogni degli industriali italiani, e ha individuato con chiarezza nel tema del gas uno snodo fondamentale per la competitività delle imprese. Un passaggio decisivo, che va ora tradotto in scelte concrete. Ci aspettiamo azioni immediate, in particolare su due fronti strategici: energia ed Europa. Bisogna abbattere urgentemente il sovraccosto energetico che pesa come un macigno sulla competitività delle imprese italiane. Serve un intervento deciso per disaccoppiare il prezzo del gas da quello delle rinnovabili in bolletta, una misura che permetterebbe di valorizzare le fonti pulite e rendere più sostenibile il costo dell’energia per il sistema produttivo. Allo stesso modo, ci aspettiamo che l’Europa adotti finalmente un piano strategico che metta al centro la propria industria. Serve una politica industriale comune, che riconosca il valore della manifattura europea, la difenda e garantisca condizioni eque per competere a livello globale. Ci aspettiamo ora fatti e decisioni urgenti, perché per le industrie il tempo è tiranno“.