Nel 2025, l‘evoluzione dell’intelligenza artificiale conversazionale come leva strategica per migliorare l’efficienza operativa e la qualità del servizio per i contact center sta raggiungendo un punto di svolta epocale. Le soluzioni basate su agentic AI, analisi vocale e assistenti virtuali, stanno ridefinendo il modo in cui aziende e brand, interagiscono con gli utenti finali, con un impatto positivo sulla customer experience omnicanale (OCX) dei contact center.
Secondo la ricerca 2024 dell’Osservatorio OCX del Politecnico di Milano, due aziende su tre hanno aumentato il budget destinato all’IA rispetto al 2023. Il 69% di queste utilizza l’IA in progetti OCX e circa la metà ha già avviato sperimentazioni di Intelligenza Artificiale Generativa per innovare l’esperienza cliente. Questo trend conferma che l’IA conversazionale è un elemento ormai chiave nelle strategie di customer engagement delle imprese italiane.
Secondo i dati proprietari1 di Spitch, l’IA conversazionale rappresenta un forte vantaggio competitivo e strategico: soluzioni come gli assistenti virtuali e l’analitica delle conversazioni creano uno stack tecnologico, capace di migliorare i contact center su più fronti:
Customer experience Gli assistenti virtuali garantiscono l’abbattimento dei tempi di attesa e un miglioramento fino all’80% nella velocità media di risposta. Inoltre, l’adozione di sistemi di Quality Monitoring delle conversazioni può portare ad un incremento dello score VoC/CSI (Voice of the Customer/Customer Satisfaction Index), fino ad un 12%, contribuendo a un’esperienza cliente più efficace e soddisfacente durante le fasi di assistenza.
Costi L’automazione delle attività di routine degli agenti – come la gestione delle domande frequenti (FAQ) e la condivisione di informazioni personalizzate – insieme all’adozione di strumenti di speech analytics, può generare una riduzione del 19% nel costo per chiamata, contribuire a una diminuzione fino a un 15% nel volume delle richieste da parte dei clienti e abbattere fino al 9% il tempo medio di gestione.
Vendite Grazie a una maggiore conoscenza degli utenti e all’impiego di sistemi di monitoraggio basati sull’intelligenza artificiale in grado di analizzare i feedback in tempo reale, è possibile aumentare anche del 20% la rilevanza delle informazioni condivise con il target. Questo si traduce in un incremento delle conversioni di vendita, pari a un +5% con l’utilizzo di un assistente virtuale e fino a un +12% attraverso l’adozione di tecnologie di speech analytics.
Un’evoluzione cruciale prevista per il 2025 è l’affermazione dell’IA agentica, una tecnologia all’avanguardia che va oltre la semplice automazione, essendo capace di definire piani d’azione e prendere decisioni autonome sulla base di obiettivi stabiliti dall’utente. Rispetto ai sistemi di intelligenza artificiale tradizionali, rappresenta un significativo passo avanti, grazie alla capacità di gestire processi complessi in tempo reale, migliorando autonomia, velocità, efficienza e precisione operativa. La rapida espansione dell’IA agentica, in particolare nella gestione della customer experience, è destinata a ridefinire i flussi di lavoro, consentendo alle aziende di trovare un equilibrio perfetto tra automazione, efficienza ed esperienza dell’utente.
Piergiorgio Vittori, CEO di Spitch Italia,ha dichiarato: “Guardando oltre il 2025, ci attendiamo ulteriori sviluppi significativi nell’ambito dell’intelligenza artificiale conversazionale. L’integrazione sempre più profonda di tecnologie e applicazioni darà vita a ecosistemi intelligenti, in grado di gestire in modo autonomo interazioni complesse e processi decisionali. Con oltre dieci anni di esperienza e un approccio fondato sull’innovazione continua, Spitch è pronta a guidare e supportare le aziende in questa rivoluzione digitale, che coinvolgerà ogni settore e ambito operativo”.
Secondo Spitch, la convergenza di queste tecnologie non rappresenta soltanto un’opportunità per migliorare l’efficienza operativa, ma apre la strada a nuovi modelli di business e a esperienze cliente radicalmente trasformative. In un contesto in cui la voce si afferma sempre più come interfaccia privilegiata nell’interazione uomo-macchina, le aziende capaci di valorizzare appieno questo potenziale, ma sfruttando l’AI conversazionale con un’adozione etica e consapevole, godranno di un forte vantaggio competitivo concreto nel mercato globale.
“Le sfide future per brand e organizzazioni che ambiscono a offrire la migliore customer experience possibile, risiederanno nella capacità di bilanciare analisi delle conversazioni, assistenti virtuali e agentic AI con alti livelli di soddisfazione da parte del cliente attraverso una gestione pragmatica, consapevole, e sempre arricchita da un tocco umano. Solo così sarà possibile affrontare una radicale trasformazione del settore e sviluppare una comprensione profonda delle esigenze di ogni singolo utente”, conclude Vittori.