Negli ultimi anni le conseguenze delle frodi finanziarie hanno assunto dimensioni preoccupanti anche in Italia. Alludiamo in particolare alla frode tramite pagamento push autorizzato (Authorised Push Payment), truffa in cui una persona viene persuasa con l’inganno a inviare denaro a un criminale.
La cronaca più recente riporta casi sempre più frequenti di bonifici “falsi” o “sospetti”. Il fatto che più ha suscitato clamore riguarda il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto, usato per mettere a segno una truffa online a grandi imprenditori, tra cui Marco Tronchetti Provera, Diego Della Valle, Giorgio Armani, e le famiglie Caltagirone e Del Vecchio. Un lungo elenco di personalità celebri a cui sono state chieste cifre elevatissime per liberare fantomatici giornalisti rapiti in Medio Oriente. La truffa si può riassumere con versamenti da un milione di euro con più bonifici, non tracciabili, verso conti esteri.
Un bonifico falso può essere un chiaro segnale di frode finanziaria ai danni di un’azienda. Questa situazione può derivare da truffe sofisticate, phishing o errori deliberati da parte di malintenzionati.
La FinTech Sis ID, che dal 2016 supporta imprese e realtà di ogni dimensione per fronteggiare al meglio ogni tipo di frode finanziaria, ha identificato una serie di consigli e step utili nel caso in cui si sospetti di bonifici falsi.
• Verificare le coordinate bancarie: controllate se le coordinate bancarie del beneficiario corrispondono a quelle registrate nei vostri sistemi.
• Confermare con il mittente: contattate direttamente il mittente per confermare l’autenticità del bonifico.
• Informare la banca: notificate immediatamente la vostra banca dell’accaduto; potrebbero essere in grado di bloccare o recuperare i fondi.
• Denunciare alle forze dell’ordine: presentate una denuncia alle autorità competenti per avviare un’indagine ufficiale.
• Sospendere ordini di trasferimento: bloccare transazioni future. Interrompete eventuali ordini di trasferimento collegati al bonifico sospetto per evitare ulteriori perdite.
• Conservare le prove: raccogliere documentazione. Conservate tutte le comunicazioni, e-mail e documenti relativi al bonifico per facilitare le indagini.
• Aggiornare credenziali di accesso: cambiate le password e rafforzate le misure di sicurezza per prevenire accessi non autorizzati.
Se, nonostante tutto, ci si trova a essere vittime di una frode con bonifico bancario, è fondamentale reagire rapidamente e denunciare l’accaduto alla propria banca e alle autorità. In caso di indagini, conservare le e-mail, i messaggi e i numeri di telefono utilizzati dal truffatore può aiutare le autorità.
Se il pagamento è in corso, urge contattare l’ufficio finanziario o la banca responsabile dell’ordine di trasferimento per sospendere qualsiasi azione fraudolenta.
Per ridurre il rischio di future frodi, vanno considerate anche delle misure preventive, come – in caso si tratti di un’azienda -, la sensibilizzazione dei dipendenti attraverso una formazione sui rischi e sulle procedure da seguire in casi sospetti. Vanno dunque implementati protocolli rigorosi per la verifica delle transazioni finanziarie, inclusa la doppia verifica delle coordinate bancarie dei beneficiari. Così come vanno adottate politiche di gestione delle password che prevedano l’uso di credenziali robuste e l’aggiornamento periodico delle stesse.
Al tempo stesso bisogna evitare pagamenti affrettati: non si devono effettuare trasferimenti sotto pressione o senza le dovute verifiche, specialmente in situazioni che richiedono urgenza o segretezza. È consigliabile, infine anche la totale digitalizzazione delle procedure di pagamento per ridurre l’errore umano e aumentare la tracciabilità delle operazioni.
Afferma Anna Ongaro, Country Manager Italy di Sis ID: “In un mondo in cui la frode diventa sempre più sofisticata, è cruciale per le aziende adottare pratiche rigorose di protezione. Collaborare con esperti, come Sis ID, non solo rafforza la sicurezza, ma permette anche di beneficiare di soluzioni innovative e su misura. Insieme, possiamo creare un ambiente più sicuro e proteggere i nostri pagamenti.”