Nei giorni scorsi, la Cina ha effettuato un importante lancio spaziale che potrebbe rappresentare una svolta nella tecnologia satellitare e nell’intelligenza artificiale applicata allo spazio. Un razzo Long March 2D è decollato dal centro di lancio di Jiuquan, nella Cina nord-occidentale, portando in orbita dodici satelliti innovativi. Si tratta della cosiddetta “Three-Body Computing Constellation”, un progetto guidato dalla startup ADA Space in collaborazione con il Zhejiang Lab.
A differenza dei satelliti tradizionali, che raccolgono dati e li trasmettono a Terra per essere elaborati, questi nuovi satelliti sono in grado di elaborare i dati direttamente nello spazio. Dotati di potenti sistemi di calcolo e intelligenza artificiale, rappresentano una nuova generazione di satelliti pensati non solo per osservare, ma anche per comprendere e reagire in tempo reale. L’intera costellazione è in grado di elaborare fino a 5 peta operazioni al secondo (POPS) e dispone di 30 terabyte di memoria per satellite. Inoltre, i satelliti sono interconnessi tra loro tramite collegamenti laser ad alta velocità, capaci di trasmettere dati a 100 Gbps.
Questa capacità di elaborare le informazioni in orbita, senza doverle inviare a Terra per il processamento, riduce notevolmente i tempi di risposta e la quantità di dati da trasmettere. Si tratta di un esempio concreto di “calcolo orbitale” o “edge computing spaziale”, che permette di gestire direttamente nello spazio le informazioni provenienti da sensori e strumenti di bordo. I satelliti trasportano anche payload di telerilevamento, i cui dati vengono elaborati sul posto. Uno dei satelliti include anche un polarimetro cosmico a raggi X sviluppato dall’Università del Guangxi insieme agli Osservatori Astronomici Nazionali dell’Accademia Cinese delle Scienze, pensato per rilevare e classificare eventi cosmici come i lampi gamma, e coordinare possibili osservazioni da parte di altre missioni.
Secondo ADA Space, questa è la prima costellazione interamente dedicata al calcolo in orbita al mondo. È una tappa importante nello spostamento dalla funzione classica del satellite – limitata a osservazione e comunicazione – a quella di piattaforma intelligente e autonoma, in grado di fungere anche da centro elaborazione dati.
Questo lancio rappresenta l’inizio di un progetto ben più ampio chiamato “Star-Compute Program”, un’iniziativa congiunta tra ADA Space e il Zhejiang Lab che prevede, in futuro, la costruzione di una rete in orbita composta da 2.800 satelliti. L’obiettivo è ambizioso: creare una vera e propria infrastruttura di calcolo spaziale capace di soddisfare la crescente domanda globale di elaborazione dati in tempo reale, riducendo la dipendenza da server e centri dati terrestri.
Il progetto si inserisce nel più ampio piano nazionale cinese per lo sviluppo delle “Nuove Infrastrutture” e nell’ambizione del Paese di diventare leader globale nel settore dell’intelligenza artificiale entro il 2030. Lo spazio, in questo scenario, diventa un ambito chiave per l’applicazione avanzata di tecnologie AI. Oltre ad ADA Space e Zhejiang Lab, il programma Star-Compute include la collaborazione di altre aziende come SoftStone e Kepu Cloud, che si occuperanno dello sviluppo di piattaforme di intelligenza artificiale e di centri di calcolo a Terra, in grado di interfacciarsi con la rete spaziale, così come si legge su spacenews.com.
ADA Space, ufficialmente chiamata Chengdu Guoxing Aerospace Technology Co., Ltd., è una giovane azienda fondata nel 2018, focalizzata proprio sulla combinazione di tecnologie satellitari e intelligenza artificiale. A gennaio 2025, ha presentato domanda per una quotazione alla Borsa di Hong Kong. Il Zhejiang Lab, con sede ad Hangzhou, è stato fondato nel 2017 con il supporto del governo provinciale, dell’Università dello Zhejiang e del gruppo Alibaba. La sua missione è potenziare le capacità tecnologiche della Cina nei settori più avanzati, come l’AI, i big data e il calcolo intelligente.
Il lancio della Three-Body Computing Constellation è stato il 26° lancio orbitale cinese del 2025, a conferma dell’intensa attività spaziale della Cina in questi mesi. Nei giorni precedenti si erano svolti i lanci delle missioni TJS-19 e Yaogan-40(02), mentre nei giorni successivi sono previsti altri eventi importanti: il 15 maggio dovrebbe partire il razzo Zhuque-2E, seguito il 19 maggio dal lancio di un razzo Ceres-1 da una piattaforma marittima al largo della provincia di Shandong. Il 20 maggio è atteso il lancio del Long March 7A da Wenchang e il 21 maggio quello del razzo Kinetica-1 da Jiuquan. Infine, tra il 28 e il 30 maggio, è previsto il lancio della missione Tianwen-2, che ha come obiettivo il recupero di campioni da un asteroide vicino alla Terra e lo studio di comete della fascia principale.
Il lancio della costellazione di ADA Space potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il cloud computing spaziale e rafforzare la posizione della Cina nella corsa globale allo spazio e all’intelligenza artificiale. Con la capacità di ridurre i colli di bottiglia nei dati provenienti dallo spazio e la possibilità di elaborare informazioni in tempo reale, queste tecnologie avranno sicuramente impatti rilevanti in ambito economico, scientifico e militare, aprendo un nuovo fronte di competizione strategica con gli Stati Uniti e altre potenze spaziali.