Nel cuore del Molise, a pochi chilometri da Isernia, sorge Fornelli, un piccolo borgo di circa 1.800 abitanti che ha deciso di abbracciare il futuro attraverso le criptovalute. In questo suggestivo paesino, noto per essere parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”, tutte le attività commerciali (circa trenta in totale) hanno iniziato da pochi giorni ad accettare pagamenti in Bitcoin.
Il merito di questa svolta digitale è di Mattia Pannoni, artista specializzato nel mondo delle criptovalute e originario di Fornelli. L’idea, condivisa con il sindaco Giovanni Tedeschi, era quella di portare questa tecnologia anche in un piccolo centro, dimostrando che l’innovazione può arrivare ovunque, anche tra le colline molisane.
Ma Fornelli ha fatto di più: è diventato il primo paese in Italia ad avere una statua dedicata a Satoshi Nakamoto, il misterioso creatore del Bitcoin. L’opera, in acciaio inox, è stata installata nel punto panoramico del borgo. Un dettaglio affascinante è che, guardandola frontalmente, la statua sembra scomparire: un effetto voluto dall’artista per rappresentare l’anonimato e la sparizione nel nulla di Nakamoto, di cui nessuno conosce la vera identità, come si legge sull’agenzia di stampa Ansa.
Secondo Pannoni, anche se in Italia ci sono altri esempi di apertura verso il mondo Bitcoin – come Rovereto, in Trentino – nessun altro luogo al mondo può vantare una diffusione così alta rispetto alla popolazione. “Fornelli oggi è il posto dove, in proporzione, più persone e attività accettano Bitcoin”, sottolinea con orgoglio.
La notizia ha rapidamente attirato l’interesse, non solo in Italia, ma anche all’estero. Alcuni visitatori sono già arrivati da Spagna e Svizzera, incuriositi dal progetto e desiderosi di fare acquisti in Bitcoin proprio tra i vicoli del borgo. “Abbiamo ricevuto una risposta incredibile – racconta Pannoni – I canali social di Fornelli sono esplosi, raggiungendo milioni di visualizzazioni in pochissimi giorni”.
Con questa iniziativa, Fornelli punta a diventare un punto di riferimento per l’economia digitale, pur restando profondamente legato alla sua identità storica. Una dimostrazione concreta che la tradizione e la tecnologia non solo possono coesistere, ma anche valorizzarsi a vicenda.