In un contesto economico in continua evoluzione, il settore dell’export si conferma uno dei motori principali per la crescita delle imprese italiane. Secondo il Doing Export Report 2024 di SACE, le esportazioni di beni italiani hanno registrato un incremento del 3,7% nel 2024, con previsioni di ulteriore crescita nel 2025, a conferma della solidità del Made in Italy sui mercati internazionali.
“Le aziende italiane – precisa Davide Cambianica, manager della divisione Sales & Marketing di Hunters Group, società di ricerca e selezione personale qualificato – stanno investendo con decisione nell’export come leva strategica per la crescita del proprio fatturato, soprattutto in un momento in cui l’economia nazionale mostra segnali di ripresa. I settori più dinamici sono il manifatturiero, l’agroalimentare e la meccanica, senza trascurare ambiti in cui il Made in Italy è storicamente riconosciuto: food, design e moda. Dai dati del nostro Osservatorio, emerge l’aumento della ricerca di export manager, area manager e business developer, ovvero professionisti con una solida padronanza delle lingue straniere, competenze consolidate nella gestione di trattative commerciali in contesti internazionali e un’esperienza significativa nelle dinamiche di vendita sui mercati esteri“.
In particolare, la maggior parte delle richieste arriva dalle aziende della Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, regioni che nel 2024 hanno confermato la loro leadership nell’export nazionale. Accanto a queste, altri territori hanno registrato performance positive nello scorso anno: secondo i dati ISTAT, la Toscana ha segnalato una crescita delle esportazioni del 13,6%, seguita da Valle d’Aosta (+11,1%) e Calabria (+9,4%).
I profili più ricercati dalle aziende sono:
- Export manager: figura chiave per l’espansione sui mercati esteri. Si occupa di pianificare strategie commerciali internazionali, gestire clienti e distributori esteri, e individuare nuove opportunità di espansione commerciale all’estero. La RAL media varia tra i 40.000 e i 65.000 euro e può arrivare anche a 75.000 euro per profili senior con esperienza consolidata in specifici mercati
- Area manager: gestisce e coordina le attività commerciali di un’azienda in una specifica area geografica, nazionale o internazionale. Supervisiona reti di vendita, definisce obiettivi e strategie e mantiene i rapporti con clienti e partner locali. La retribuzione media oscilla tra i 45.000 e i 60.000 euro, con possibilità di bonus legati al raggiungimento degli obiettivi
- Business developer internazionale: si occupa di identificare nuove opportunità di mercato all’estero, sviluppare partnership strategiche e supportare l’ingresso dell’azienda in nuovi paesi. La RAL media per questo ruolo si aggira tra i 38mila e i 55mila euro
“Questi numeri – conclude Davide Cambianica – sono destinati a crescere anche nei prossimi mesi. In uno scenario globale sempre più competitivo e con mercati in costante evoluzione, i professionisti dell’export rappresentano una leva strategica per il futuro del Made in Italy e il nostro osservatorio ne conferma l’importanza crescente nel panorama occupazionale”.