Il contesto economico globale continua a essere segnato da un rallentamento generale e da un’elevata incertezza, accentuata dalle recenti dichiarazioni della nuova amministrazione statunitense riguardo le politiche commerciali. Lo evidenzia l’Istat nella sua ultima Nota sull’economia italiana, che analizza l’andamento del primo trimestre dell’anno.
Secondo quanto riportato, mentre la Cina e i Paesi dell’area euro hanno mostrato una certa stabilità economica, negli Stati Uniti il prodotto interno lordo ha registrato una lieve contrazione. Questo risultato è stato in gran parte causato da un forte incremento delle importazioni, che ha influito negativamente sull’andamento complessivo dell’economia americana.
In Italia, nel primo trimestre del 2025, il PIL, calcolato a prezzi costanti con anno di riferimento 2020 e corretto per gli effetti di calendario e per la stagionalità, è cresciuto dello 0,3%. La variazione acquisita per l’intero anno è invece dello 0,4%. Si tratta del secondo trimestre consecutivo con un segno positivo, dopo la fase di stagnazione registrata nel terzo trimestre del 2024.
L’Istat segnala che la crescita economica italiana è stata superiore a quella della Germania e della Francia, ma inferiore rispetto alla Spagna.
Il risultato ottenuto riflette un aumento del valore aggiunto nei settori industriale e agricolo, mentre nel comparto dei servizi si è osservata una situazione di stabilità. Dal lato della domanda, l’andamento positivo è stato trainato dai consumi e dagli investimenti interni, al netto delle scorte, mentre la domanda estera netta ha contribuito negativamente alla crescita.