Il rapido sviluppo del commercio elettronico in Brasile sta generando una spinta significativa all’economia, ma allo stesso tempo sta mettendo a dura prova commercianti e istituti finanziari, sempre più esposti a frodi e controversie legate ai pagamenti. Secondo Visa Acceptance Solutions, nel primo semestre del 2024, il valore medio delle transazioni fraudolente nel settore e-Commerce brasiliano è stato oltre il 60% più alto rispetto a quello delle operazioni legittime, segnalando l’entità economica del fenomeno.
In risposta a questo scenario preoccupante, i principali fornitori di soluzioni di pagamento, RS2 e ACI Worldwide, stanno chiedendo un’adozione urgente e diffusa di tecnologie avanzate nel comparto. L’obiettivo è contrastare efficacemente le frodi, diminuire gli addebiti di storno (chargeback) e rendere più efficiente la gestione delle contestazioni.
Uno dei principali problemi riguarda proprio l’aumento dei chargeback, causati da transazioni contestate per via di truffe, mancata consegna dei prodotti o la cosiddetta “frode amichevole”. Queste controversie generano costi elevati e richiedono tempi lunghi per essere risolte, coinvolgendo tutte le figure dell’ecosistema dei pagamenti: dai commercianti alle banche, fino ai circuiti delle carte. Considerando che le carte di credito rappresentano circa il 34% degli acquisti online in Brasile, si tratta del metodo più diffuso ma anche il più vulnerabile alle attività illecite.
Vlademir Santos, country manager per il Brasile di ACI Worldwide, ha sottolineato quanto sia fondamentale adottare strumenti avanzati come l’intelligenza artificiale e il machine learning.
Nel contesto brasiliano, le tecniche di frode stanno diventando sempre più sofisticate. I truffatori impiegano strategie che includono phishing, prodotti falsi, conferme di pagamento ingannevoli e accessi non autorizzati agli account. Questi attacchi danneggiano sia i consumatori che i commercianti, che devono affrontare perdite economiche e danni all’immagine aziendale.
Ulteriori difficoltà derivano da una normativa rigida, dai tempi molto stretti per la gestione delle contestazioni – a volte appena sette giorni – e da una scarsa interoperabilità tra gli attori del sistema, come banche, esercenti e provider tecnologici. Per questo, RS2 e ACI Worldwide spingono per un nuovo modello operativo che si basi su soluzioni intelligenti e su una piena integrazione in tempo reale.
Secondo Heuberger e Santos, l’intelligenza artificiale e il machine learning rappresentano un punto di svolta nella lotta contro le frodi e nell’ottimizzazione delle dispute: non solo identificano attività sospette prima che avvengano le transazioni, ma automatizzano anche la raccolta e la presentazione delle prove, riducendo il carico gestionale per i venditori.
A rafforzare ulteriormente questa strategia, entra in gioco anche l’orchestrazione dei processi: una modalità operativa che connette in maniera dinamica e centralizzata tutti i sistemi – dai commercianti agli istituti bancari – favorendo una comunicazione più fluida. Questo approccio, secondo dati condivisi da RS2 e ACI Worldwide, ha già mostrato un potenziale di riduzione dei costi fino al 38,5% nella gestione di controversie e storni.
Infine, le due aziende mettono in guardia: senza un’adeguata modernizzazione, le controversie continueranno a intaccare i margini di profitto e la fiducia dei consumatori. Ma la strada è chiara: chi saprà investire per tempo in tecnologie intelligenti e soluzioni integrate potrà ridurre le perdite, rafforzare la propria struttura operativa e posizionarsi al meglio per affrontare le sfide del mercato digitale del futuro.