La Cina ha recentemente inaugurato a Xiong’an, una città situata circa 110 km a sud-ovest di Pechino, la sua prima rete 10G di nuova generazione, aprendo la strada a una nuova era di connettività ultrarapida. L’annuncio arriva in data 23 aprile 2025, secondo quanto riferito da Gizmochina, e rappresenta un passo importante nello sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese.
Il progetto, reso possibile dalla collaborazione tra Huawei e China Unicom, si basa sulla tecnologia 10G-PON, che promette prestazioni internet senza precedenti: velocità talmente elevate da permettere, ad esempio, il download di film in 8K o di più pellicole in 4K in pochissimi secondi. Una connessione così potente potrà rendere il cloud gaming e le esperienze in realtà virtuale e aumentata estremamente fluide e reattive, senza rallentamenti.
Designata nel 2017 dal Presidente Xi Jinping come zona sperimentale per l’adozione di tecnologie d’avanguardia, Xiong’an sta rapidamente trasformandosi in un modello di smart city. Nonostante oggi ospiti ancora una popolazione limitata, la città si presenta come un banco di prova ideale per testare soluzioni digitali all’avanguardia in un ambiente urbano altamente controllato e pianificato.
Secondo Republic World, la rete 10G-PON installata a Xiong’an può arrivare fino a 9.834 Mbps, collocandosi tra le connessioni commerciali più veloci esistenti. Con questa infrastruttura, non solo migliorano le esperienze di consumo digitale, ma si aprono nuove frontiere per l’intelligenza artificiale e per l’utilizzo dei modelli linguistici avanzati, che richiedono flussi costanti e ad altissima velocità di dati per funzionare in modo efficiente.
Il progetto pilota a Xiong’an è solo il primo passo: una volta conclusa questa fase di sperimentazione, la Cina ha in programma di estendere la rete 10G ad altre grandi città del Paese, tra cui Pechino, Shanghai, Shenzhen e Guangzhou, come si legge su tempo.co.
Secondo quanto riportato da Antara il 30 marzo 2025, Xiong’an è cresciuta da semplice idea progettuale a città in piena trasformazione. Il suo ruolo, tuttavia, non è solo tecnologico, ma anche strategico: alleggerire Pechino da funzioni amministrative non essenziali, favorendo una distribuzione più equilibrata della popolazione e delle attività tra le aree urbane cinesi.