Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (Bce), ha dichiarato in un’intervista alla Cnbc, rilasciata a margine degli incontri primaverili del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale a Washington, che l’Eurozona sta proseguendo il percorso verso la stabilità dei prezzi e che la discesa dell’inflazione è ormai in atto.
Secondo Lagarde, la Bce è “sulla buona strada” per centrare il suo obiettivo di riportare l’inflazione al 2%, presumibilmente entro il 2025. Tuttavia, ha avvertito che il cammino potrebbe non essere del tutto lineare: “Il processo disinflazionistico è iniziato e si sta sviluppando, ma dobbiamo considerare i possibili shock esterni, che potrebbero influenzare l’andamento dei prezzi”. Questi shock includono tensioni geopolitiche, rialzi dei prezzi energetici o altre interruzioni nelle catene di approvvigionamento globali, fattori che potrebbero rallentare la discesa dell’inflazione.
Attualmente, l’inflazione nell’Eurozona è in calo rispetto ai picchi raggiunti nel 2022-2023 a causa della crisi energetica e dell’impennata dei prezzi post-pandemia, ma rimane sopra il target del 2%. I dati Eurostat di marzo 2025 segnalano un’inflazione al consumo annua attorno al 2,4%, in miglioramento rispetto ai mesi precedenti, ma ancora sotto stretta osservazione da parte della Bce.
Lagarde ha, inoltre, sottolineato l’importanza di monitorare costantemente i dati macroeconomici e ha ribadito che ogni eventuale decisione futura – incluso un possibile taglio dei tassi d’interesse – sarà guidata dall’evidenza empirica. Il prossimo aggiornamento sulle politiche monetarie della Bce è previsto per giugno 2025, e gli investitori restano in attesa di segnali su un possibile allentamento delle condizioni monetarie.