Nel mondo del digital banking, esistono due aspetti fondamentali che spesso si scontrano tra loro: la facilità d’uso per l’utente e la protezione dei dati. Questo contrasto diventa ancora più evidente oggi, in un periodo in cui i sistemi di sicurezza basati su più fasi di autenticazione (come password e codici) cominciano a mostrare i loro limiti.
L’autenticazione a più fattori (MFA) è nata per rendere più sicuro l’accesso ai servizi online. In pratica, oltre alla password, l’utente deve superare altri controlli, come ricevere un codice via SMS o email, usare l’impronta digitale o confermare tramite un’app. Lo scopo era ridurre il rischio di truffe e accessi non autorizzati. Ma se da un lato questi sistemi offrono maggiore sicurezza, dall’altro spesso rendono l’esperienza utente più complicata e frustrante, così come si legge su pymnts.com.
Secondo un rapporto pubblicato da PYMNTS Intelligence, fatto in collaborazione con Arculus (una divisione di CompoSecure), il 41% dei casi di frode deriva ancora da credenziali rubate o false, nonostante l’uso dell’autenticazione a più fattori. Questo significa che, per quanto utile, questo tipo di sicurezza non è infallibile. Inoltre, introduce altri punti deboli: ad esempio, gli SMS possono essere intercettati con attacchi di tipo SIM swap, e le email di verifica possono finire in ritardo o nel posto sbagliato.
Un altro dato importante emerso dallo studio è che il 65% delle persone fa fatica a ricordare le proprie password. Questo porta molti a riutilizzarle su più siti o a crearle troppo semplici, riducendo l’efficacia della sicurezza. A questo si aggiunge il fastidio di doverle resettare continuamente o affrontare verifiche complicate, causando quella che viene chiamata “fatica da autenticazione”: gli utenti si stancano dei controlli e cercano di aggirarli o ignorarli.
Il risultato? Il processo di accesso ai conti o di autorizzazione delle operazioni diventa lungo e scomodo. Ad esempio, per le banche più piccole o le cooperative di credito, l’autenticazione richiede in media oltre tre minuti, un tempo che, in un mondo digitale dove tutto è veloce, può sembrare eccessivo.
Per risolvere questi problemi, il settore finanziario sta esplorando nuove strade. Una delle soluzioni più promettenti è la carta di pagamento in metallo con autenticazione tramite tocco. Questo tipo di carta unisce la sicurezza avanzata con una grande semplicità di utilizzo: basta un semplice tocco del dito per confermare l’identità o autorizzare un pagamento, senza dover digitare password o inserire codici.
Questa tecnologia offre una combinazione efficace tra il mondo fisico (la carta, che l’utente conosce e riconosce) e quello digitale (l’autenticazione biometrica o crittografata). Ma quali sono i vantaggi di questa innovazione? Le banche che hanno già sperimentato queste carte evidenziano diversi benefici:
- Autenticazione immediata e senza sforzi (58%): non serve ricordare nulla o aspettare un codice. Il riconoscimento avviene con un solo tocco
- Design esclusivo e moderno (57%): la carta in metallo ha un aspetto più “premium”, che attira chi cerca un prodotto elegante e innovativo
- Maggiore senso di sicurezza (54%): l’unione tra supporto fisico e tecnologie sicure aumenta la fiducia dei clienti
Secondo il rapporto, il 77% delle banche e istituti finanziari sta già valutando o implementando questa soluzione. È un segnale forte: si sta passando da un sistema che complica (aggiungendo passaggi) a uno che semplifica e migliora, rendendo ogni verifica più intelligente e meno fastidiosa.
Questa nuova tendenza rappresenta un cambiamento importante nel modo in cui si pensa alla sicurezza: non più solo come una serie di ostacoli da superare, ma come qualcosa di integrato e fluido. Con carte che funzionano al tocco e offrono protezione avanzata, il futuro dell’autenticazione potrebbe essere più semplice, più sicuro e più naturale per l’utente.