Visa ha compiuto un passo avanti diventando membro del Global Dollar Network (USDG), un’iniziativa di stablecoin lanciata dalla società di asset digitali regolamentata negli Stati Uniti Paxos. Secondo fonti a conoscenza della questione citate da Coindesk.com, il consorzio comprende anche diverse aziende attive nei settori delle criptovalute e della tecnologia finanziaria, come Robinhood, Kraken, Galaxy Digital, Anchorage Digital, Bullish e Nuvei.
Questa mossa segna il primo coinvolgimento noto di un importante fornitore di servizi finanziari tradizionali nel consorzio. Sebbene i dettagli rimangano limitati, la partecipazione di Visa segnala la continuazione del suo più ampio impegno nelle infrastrutture per gli asset digitali e nelle iniziative legate alle criptovalute. USDG si differenzia dalle stablecoin dominanti come Tether (USDT) e USD Coin (USDC) di Circle nel modello di ricavi proposto. Invece di centralizzare il rendimento generato dalle riserve, USDG intende distribuire il reddito da interessi tra le società partecipanti che contribuiscono alla liquidità e all’integrazione della rete.
Il settore delle stablecoin ha suscitato un crescente interesse sia da parte delle aziende fintech che delle istituzioni finanziarie, in un contesto di mutevoli dinamiche normative e crescenti opportunità commerciali. Ciononostante, Tether e Circle continuano a guidare il settore in termini di volume di emissione.
Questo non è il primo passo di Visa nelle partnership crypto. L’azienda è stata recentemente associata all’iniziativa Worldcoin di Sam Altman. Come riportato da CoinDesk, che ha citato una fonte vicina alla questione, l’iniziativa mirava a integrare le funzionalità delle carte Visa nei wallet World Network, tra cui una suite di applicazioni fintech e FX, e rampe di accesso e di uscita fiat, consentendo al contempo pagamenti basati su stablecoin agli esercenti che fanno parte della rete Visa. Secondo le stesse fonti, Tools of Humanity, l’azienda co-fondata dal CEO di Open AI Sam Altman che gestisce Worldcoin e World Network, ha inviato una richiesta di moduli prodotto agli emittenti di carte.
Mastercard ha anche avviato delle collaborazioni, tra cui quella con il fornitore di portafogli decentralizzati MetaMask.