La popolarità di ChatGPT continua a crescere senza sosta e, nel mese di marzo, la sua versione mobile ha superato le aspettative, diventando l’applicazione non legata ai giochi più scaricata al mondo, battendo i colossi come Instagram e TikTok. Secondo un’analisi di Appfigures, le installazioni di ChatGPT sono aumentate del 28% da febbraio a marzo, con un totale di quarantasei milioni di nuovi download nel mese appena trascorso. Gli esperti affermano che marzo è stato il mese più significativo per ChatGPT dalla sua nascita, avvenuta a novembre 2022.
Anche se la maggior parte dei download proviene dalla piattaforma Android, l’app di ChatGPT ha registrato ottimi risultati anche su iOS, superando sia TikTok che Instagram. Il picco di popolarità di ChatGPT è stato senza dubbio favorito da una tendenza virale che ha coinvolto la generazione di immagini in stile cartone animato, simili a quelle prodotte dallo Studio Ghibli. OpenAI ha dichiarato che la domanda di queste immagini è stata talmente alta da mettere sotto stress le sue risorse hardware.
Nel mese di febbraio, OpenAI ha inoltre modificato le restrizioni su ChatGPT, permettendo la generazione di contenuti erotici e altri materiali NSFW (Not Safe For Work). Allo stesso tempo, l’azienda ha ridotto la censura su argomenti controversi, permettendo al chatbot di trattare temi che in precedenza erano vietati. In futuro, OpenAI ha in programma di lanciare GPT-5, una nuova versione che si prevede non solo di portare significativi miglioramenti nel campo del linguaggio naturale, ma di rappresentare una vera e propria rivoluzione nell’intelligenza artificiale. Si prevede che GPT-5 sarà in grado di imparare qualsiasi compito che gli esseri umani possano concepire, avvicinandosi ancora di più alle capacità cognitive umane, come riporta unian.ua.
Inoltre, secondo quanto riportato da UNIAN, i creatori di ChatGPT stanno sviluppando un dispositivo di intelligenza artificiale che potrebbe, un giorno, sostituire gli smartphone. Il progetto coinvolge anche il celebre ex designer di Apple, Jony Ive.