Pasqua 2025 è alle porte e la corsa alle uova è già iniziata, soprattutto online. A marzo, sono state oltre dodici mila le ricerche degli utenti su Trovaprezzi.it relative ad un uovo di cioccolato da acquistare: un dato più che raddoppiato rispetto allo scorso anno, segno che anche il settore dolciario si sta digitalizzando sempre più. Tra le centinaia di offerte disponibili, oltre duecentocinquanta quest’anno, spiccano i grandi classici come Kinder, Lindt e Dolfin, ma cresce anche la curiosità verso uova artigianali o con sorprese originali.
Per orientarsi in questa abbondanza di proposte, QualeScegliere.it – il portale che prova e confronta i prodotti per aiutare i consumatori a fare acquisti consapevoli – ha stilato una guida completa che spiega come valutare davvero la qualità di un uovo di Pasqua.
Cosa determina il prezzo di un uovo di Pasqua? Il prezzo di un uovo può variare da pochi euro a cifre piuttosto elevate, ma non sempre è facile capire cosa giustifica queste differenze. Secondo l’analisi di QualeScegliere.it, a fare la differenza sono soprattutto la qualità e la quantità degli ingredienti, seguite dalla tipologia di sorpresa inclusa.
I prodotti più economici sono di solito le uova di cioccolato al latte da 150 g, il cui prezzo di base si aggira attorno ai 5-6 €. Per fare un confronto più preciso tra i prezzi effettivi delle uova potete comparare il prezzo al kg: vi accorgerete così che esiste un margine che va da un minimo di 34 €/kg (per le uova di cioccolato al latte più economiche) fino anche a superare i 60 €/kg.
Un uovo di qualità dovrebbe contenere pochi ingredienti e un’alta percentuale di cacao. Più si scende nei costi, più è probabile trovare additivi e grassi vegetali – come l’olio di palma – che abbassano la qualità complessiva e aumentano i grassi.
Occhio all’etichetta. Per acquistare consapevolmente è importante leggere bene l’etichetta. Gli ingredienti base di un buon cioccolato sono tre: pasta di cacao, burro di cacao e zucchero. La pasta di cacao è l’elemento che differenzia le varie tipologie di cioccolato ed è il principale indicatore di qualità. Additivi come aromi artificiali, lecitina e grassi vegetali rendono il prodotto più economico ma ne alterano sapore e valore nutrizionale.
Il tipo di cioccolato conta. Nel mercato odierno esistono tantissime varietà di uova, ma le più amate restano quelle al cioccolato al latte. Secondo la normativa europea, devono contenere almeno il 25% di cacao, il 14% di latte o derivati, il 25% di grassi e zucchero.
Il cioccolato fondente, più ricco di cacao (almeno il 35%), ha un gusto più deciso e meno zuccherato: non per tutti i palati, ma apprezzato da chi cerca un sapore più intenso o da chi segue una dieta vegana. Tuttavia, è bene cercare sempre indicazioni specifiche in etichetta come “senza lattosio” o “vegan”, poiché molte produzioni avvengono in stabilimenti dove è presente il latte.
Il cioccolato bianco, pur non contenendo pasta di cacao, è molto amato e deve includere almeno il 20% di burro di cacao e il 14% di derivati del latte, con un massimo del 55% di zucchero.
Molto richieste anche le uova al cioccolato con nocciole, che devono contenere almeno il 32% di cacao e tra 20 e 40 grammi di nocciole ogni 100 grammi di prodotto, secondo la normativa europea.
Attenzione ad allergie e intolleranze. Per chi è intollerante o allergico a latte o frutta a guscio, è essenziale leggere bene le etichette: anche quando un prodotto non contiene certi ingredienti, può comunque riportare la dicitura “può contenere tracce di…” a causa della contaminazione crociata negli impianti produttivi.
“Il mercato delle uova di Pasqua è diventato sempre più ampio e complesso, con una varietà crescente di prodotti, prezzi e promesse. Come QualeScegliere.it, il nostro obiettivo è guidare i consumatori in scelte d’acquisto più consapevoli, anche in occasione delle festività. Capire cosa si cela dietro un’etichetta o un packaging accattivante permette non solo di acquistare con maggiore attenzione al valore del prodotto, ma anche di premiare la qualità vera, riconoscendo l’impegno dei produttori più trasparenti e attenti alla salute dei consumatori. In un contesto in cui il marketing può facilmente influenzare le decisioni, fornire strumenti utili alla lettura critica e al confronto è un passo fondamentale per restituire potere alle persone”, ha commentato Brando Preda, Product Manager di QualeScegliere.it.