“La quinta edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit targato Angi (Associazione nazionale giovani innovatori) ha visto una due giorni che ha messo al centro il tema d’innovazione, della cyberdefense, della sicurezza cibernetica e, soprattutto, della difesa Europea. Un susseguirsi di testimonianze e di confronti che hanno visto al centro del dibattito, un rinnovato partenariato tra pubblico e privato, tra istituzioni e imprese, con l’obiettivo di poter dare una visione comune, sia a livello italiano che europeo, su quella che la sfida della trasformazione digitale legata alla sicurezza cibernetica“. Lo ha dichiarato Gabriele Ferrieri, presidente di Angi, al termine della V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit, organizzato a Roma, presso l’Aula Magna di UniMarconi, in partnership con Alé Comunicazione, Associso-Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, l’Università degli Studi Guglielmo Marconi e gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia.
“Un ringraziamento particolare – ha proseguito Ferrieri – a tutte le istituzioni che sono state con noi, dal ministro Nordio ai sottosegretari Prisco e Wanda Ferro, a tutti i vari delegati dello Stato Maggiore della Difesa e delle diverse rappresentanze delle forze armate, con ovviamente il plauso alla Polizia di Stato, visto anche il 170esimo anniversario che abbiamo omaggiato con la consegna speciale di un premio al dottore Gabrielli, delegato del prefetto Pisani e, in modo particolare, un ringraziamento alla testimonianza autorevole del prefetto Rizzi, direttore del Dis, con il quale abbiamo messo al centro il tema degli investimenti per la valorizzazione delle istituzioni che devono promuovere e valorizzare la sicurezza del dato, ma soprattutto il tema delle nostre infrastrutture critiche. Come Associazione nazionale giovani innovatori stiamo portando avanti questa visione che ha l’obiettivo di mettere al centro dell’agenda nuove tecnologie, innovazione e future generazioni al centro di quella che è la sfida della sicurezza cibernetica. Lo faremo da protagonisti con l’obiettivo di portare avanti un percorso valoriale che possa permetterci di poter ritrovare quella centralità dell’Italia anche in termini di sviluppo delle nuove tecnologie, guardando anche all’intelligenza artificiale e rispondendo in maniera pacifica a tutte quelle che sono le congiunture geopolitiche per un nuovo rilancio economico e sociale dell’Italia, dell’Europa e dell’economia mondiale“.