Il settore del capitale di rischio e delle startup sta vivendo un momento critico, con numerose IPO di alto profilo in sospeso. Secondo quanto riportato da Bloomberg News nei giorni scorsi, il 2025 doveva essere l’anno in cui le offerte pubbliche iniziali (IPO) avrebbero dovuto crescere significativamente, ma i nuovi dazi imposti dal presidente Donald Trump hanno scosso il mercato azionario globale, causando la sospensione delle quotazioni di alcune aziende di rilievo come StubHub (sito web per la vendita di biglietti), Klarna (piattaforma FinTech per i pagamenti) e eToro (piattaforma di criptovalute). Questa continua interruzione delle IPO potrebbe ostacolare l’accesso dei capitalisti di rischio (VC) ai fondi in un periodo critico, ha sottolineato il rapporto.
Tomasz Tunguz, fondatore di Theory Ventures, ha spiegato che uno dei principali motivi di preoccupazione per il settore è la difficoltà dei mercati di uscita, ovvero la possibilità di vendere le proprie azioni attraverso un’IPO.
Il clima di incertezza nel settore dei capitali di rischio, in particolare nella Silicon Valley, ricorda quello che si respirava all’inizio della pandemia cinque anni fa. Jake Saper, socio di Emergence Capital, ha raccontato che una fondatrice di una startup gli ha riferito che i suoi clienti stavano vivendo la stessa sensazione di “paura e incertezza” che caratterizzava l’inizio della crisi legata al Covid.
Secondo gli investitori, i dazi potrebbero avere un impatto maggiore su startup che operano nei settori dell’hardware e del commercio internazionale, come le aziende di e-Commerce. Le società di intelligenza artificiale, invece, potrebbero dover far fronte ad un aumento dei costi di elaborazione dei dati. “Stiamo cercando di capire quali aziende potrebbero essere più colpite da questa situazione”, ha detto Saper, riferendosi alle sue imprese, come si legge su pymnts.com.
