Negli ultimi giorni, Elon Musk ha cercato di influenzare la politica commerciale del Presidente Donald Trump riguardo ai dazi imposti sull’Unione europea. Secondo quanto riportato dal Washington Post, Musk ha fatto degli appelli diretti a Trump, ma senza ottenere alcun risultato concreto. Questo rappresenta uno dei primi contrasti tra il presidente e il miliardario, che al momento ricopre il ruolo di consigliere per l’efficienza governativa degli Stati Uniti.
Nel corso di un intervento al congresso della Lega a Firenze, Musk ha proposto di creare una zona di libero scambio tra Stati Uniti e Europa, auspicando l’eliminazione dei dazi in futuro. Ha anche evidenziato l’importanza di ridurre la spesa pubblica per evitare potenziali difficoltà economiche, avvertendo che senza tagli significativi, gli Stati Uniti potrebbero affrontare gravi problemi finanziari.
Le posizioni di Trump sui dazi sono ben note: ha annunciato l’intenzione di introdurre tariffe del 25% su diversi prodotti europei, tra cui automobili e altri beni, giustificando questa decisione come necessaria per riequilibrare gli squilibri commerciali a suo avviso esistenti. Ha inoltre criticato l’Unione europea, sostenendo che sia stata fondata per approfittare degli Stati Uniti e che ora sia giunto il momento di modificare questa situazione.
La risposta dell’Ue è stata rapida e decisa, con minacce di contromisure in caso di attuazione dei dazi. Le istituzioni europee hanno promesso di proteggere gli interessi dei cittadini e delle imprese, preparando risposte forti per contrastare le possibili nuove tariffe.