Revolut, il gigante fintech britannico, ha ottenuto l’autorizzazione definitiva dalla Reserve Bank of India (RBI) per emettere strumenti di pagamento prepagati (PPI), tra cui carte prepagate e portafogli digitali, integrati con l’Unified Payments Interface (UPI). Questo via libera arriva meno di un anno dopo che Revolut aveva ottenuto l’approvazione preliminare dalla RBI per emettere portafogli mobili, nell’aprile 2024, permettendo all’azienda di operare come fornitore di servizi di pagamento in India. Revolut India aveva già acquisito licenze per operare come Dealer di cambio valuta di categoria II (AD-II) e per offrire carte multivaluta e servizi di rimessa internazionale.
Con la nuova licenza PPI, Revolut è ora in grado di offrire soluzioni di pagamento sia a livello nazionale che internazionale attraverso una piattaforma unificata in India. Inoltre, grazie al suo portafoglio mobile, l’azienda potrà offrire anche servizi di pagamento tramite UPI ai clienti indiani.
Questa mossa posiziona Revolut per competere nel competitivo mercato dei pagamenti digitali in India, un settore dominato da attori come PhonePe, Google Pay, Paytm e le banche tradizionali. L’autorizzazione a offrire servizi PPI a livello nazionale permette a Revolut di integrarsi ulteriormente nel sistema di pagamenti locali, incluso l’UPI, che è una delle modalità di pagamento più utilizzate nel paese. Fondata nel 2015 nel Regno Unito, Revolut conta oltre cinquanta milioni di clienti globali ed è stata valutata quarantacinque miliardi di dollari nel 2024. I suoi servizi sono attivi in più di 38 paesi. Nell’ambito della sua espansione al di fuori del Regno Unito e dello Spazio Economico Europeo, Revolut è arrivata in Brasile nel 2023 e ha ottenuto una licenza bancaria in Messico nel 2024.
Revolut, tra le prime fintech britanniche ad avere una solida presenza in India, considera questo mercato fondamentale per raggiungere il suo obiettivo di raddoppiare la base di clienti globali a cento milioni.