In attesa della pubblicazione del decreto legge sicurezza approvato ieri dal Consiglio dei ministri, aumentano le preoccupazioni degli agricoltori in merito alle disposizioni relative al settore della canapa. Stando alle prime comunicazioni ufficiali, sembrerebbero confermati a grandi linee i contenuti del disegno di legge che era in discussione in Parlamento, con il rischio di vietare la maggior parte degli utilizzi della canapa. Una delle poche eccezioni previste è la possibilità di coltivazione agricola per la produzione di semi.
Con tale impostazione, ad avviso di Confagricoltura, verrebbero vanificati tutti gli sforzi portati avanti finora per migliorare i contenuti dell’art. 18 del ddl sicurezza, nonostante l’apertura a un confronto registrata nelle ultime settimane in Parlamento, anche attraverso le numerose audizioni alle quali il settore ha partecipato.
Confagricoltura, pertanto, esprime forte preoccupazione in merito ai contenuti del Decreto Stralcio, che rischia di paralizzare l’intero comparto, lasciando migliaia di aziende agricole nell’incertezza e impedendo la pianificazione delle attività per la stagione ormai imminente. Inoltre, si aggiungerebbero i rischi sanzionatori della legge 309/90 per le aziende agricole che hanno ancora in magazzino materiale vegetale della precedente stagione.
Alla luce di queste criticità, Confagricoltura, ribadisce la necessità di aprire un tavolo di confronto, al fine di garantire le necessarie modifiche a tutela del settore della canapa. Il comparto, che negli ultimi anni ha dimostrato un significativo potenziale in termini di sostenibilità ambientale, innovazione e sviluppo economico, merita una normativa chiara e stabile che consenta alle imprese di operare in sicurezza e con la certezza del diritto, soprattutto per un settore che rappresenta un’opportunità concreta per la diversificazione produttiva nelle zone rurali.
Confagricoltura sottolinea l’urgenza di un intervento immediato: in assenza di un chiarimento normativo, il settore della canapa rischia di fermarsi, con gravi ripercussioni economiche e occupazionali.