Si prevede che il settore televisivo di Samsung Electronics subirà meno gli effetti dei dazi imposti dagli Stati Uniti rispetto ai suoi concorrenti, grazie al fatto che la produzione dei suoi televisori avviene principalmente in Messico, ha dichiarato un dirigente dell’azienda lunedì.
Nonostante ciò, Samsung, il principale produttore di TV a livello globale, continuerà a monitorare attentamente l’evoluzione della politica tariffaria statunitense e, in base alle tariffe imposte, prevede di adattare la produzione attraverso circa dieci impianti in tutto il mondo, come ha spiegato Yong Seok-woo, presidente del settore display di Samsung. Il Messico, infatti, è stato in gran parte esentato dalla nuova tassa globale del 10% introdotta da Trump, così come dalle tariffe reciproche più alte applicate a molti altri partner commerciali.
Al contrario, la Cina sarà soggetta a una tassa statunitense del 34%, che si somma al 20% già imposto all’inizio di quest’anno, portando l’imposta totale sulle esportazioni cinesi al 54%, come riporta Reuters.
Samsung sta affrontando una crescente concorrenza nel mercato dei televisori da parte di aziende cinesi come TCL e Hisense.