Sono ufficialmente iniziati i lavori per dotare la Pubblica Amministrazione italiana di sistemi di e-mail e messaggistica sicura. L’accordo è stato siglato tra Bruno Frattasi, direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), e Francesco Soro, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato (IPZS), per l’attuazione delle attività e misure previste dalla Strategia Nazionale di Cybersicurezza. L’intesa ha come obiettivo il rafforzamento della sicurezza delle comunicazioni digitali della Pubblica Amministrazione.
Il progetto prevede due misure principali. La prima, denominata “Sefi”, si concentra sulla promozione delle buone pratiche di gestione dei domini di posta elettronica della PA, con l’obiettivo di proteggere contro attacchi come il phishing e altre forme di abuso. Sarà sviluppato un servizio di monitoraggio e protezione che permetterà ai dipendenti della PA, sia centrale che locale, di inviare e-mail sospette per ricevere feedback sulla sicurezza. La misura “Sefi” si propone anche di sensibilizzare sul rischio del social engineering e degli attacchi informatici, diffondendo il concetto di sicurezza informatica attraverso il motto “think before you click” e tutelando così il patrimonio informativo delle amministrazioni. La fase pilota del progetto inizierà entro giugno 2025, con il lancio completo previsto entro dicembre 2026.
La seconda misura riguarda la progettazione e lo sviluppo di soluzioni ad alta affidabilità per la PA, come un sistema di messaggistica istantanea nazionale per videoconferenze one-to-one e per lo scambio sicuro di file. Questo sistema avrà l’obiettivo di garantire riservatezza nelle comunicazioni della Pubblica Amministrazione. Un studio di fattibilità verrà condiviso entro giugno 2025 per avviare il progetto.
Bruno Frattasi, direttore generale di ACN, ha dichiarato che la collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato rappresenta un passo fondamentale per consolidare la sicurezza del sistema cibernetico nazionale. Ha poi ricordato con affetto la lunga collaborazione con l’IPZS, risalente ai tempi in cui coordinava un tavolo al Viminale che portò all’introduzione del primo decreto governativo sui documenti di identità elettronici, oggi noti come CIE.
Francesco Soro, amministratore di IPZS, ha sottolineato come l’Istituto si confermi come garante della fede pubblica anche nel campo della cybersecurity, rispondendo alle crescenti esigenze di sicurezza del Paese. Ha inoltre ringraziato Bruno Frattasi e sottolineato l’importanza di lavorare insieme per rendere ancora più sicure le comunicazioni via e-mail della Pubblica Amministrazione e per proteggere al meglio il Paese in un contesto di transizione digitale.