Il cashless continua a guadagnare terreno in Italia, anche tra i professionisti. Nel 2024 le transazioni digitali delle “partite iva” sono cresciute del +16,6% rispetto all’anno precedente, con uno scontrino medio di 61,6 euro (in calo del -3,9% rispetto all’anno precedente). Tra i professionisti che hanno registrato un’accelerazione significativa spiccano gli avvocati (+78,8%) e gli artigiani come elettricisti, idraulici e imbianchini (+19,9%), a conferma di una digitalizzazione diffusa sia nei servizi di consulenza, sia in quelli tecnico-manuali. Sul fronte territoriale, le province più dinamiche sono Avellino (+30,2%), Ancona (+29,9%) e Benevento (+29,2%), che guidano la crescita dei pagamenti digitali nel Paese.
I dati che emergono dall’Osservatorio Professionisti Cashless di SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni innovative per business di ogni dimensione, tracciano una panoramica dell’andamento del cashless tra i lavoratori freelance italiani nel corso del 2024.
“Tradizionalmente, i professionisti e gli artigiani sono caratterizzati da un’attività quotidiana con meno pagamenti cashless, ma di valore singolarmente più elevato rispetto a settori come la ristorazione o il retail. Tuttavia, oggi anche queste categorie stanno vivendo una crescita costante nel numero delle transazioni e una progressiva riduzione dello scontrino medio digitale, segno che l’abitudine a pagare questo genere di servizi con la carta si sta consolidando sempre di più – afferma Umberto Zola, responsabile online sales per l’Europa di SumUp – Lo studio di SumUp, inoltre, evidenzia una crescita delle transazioni cashless in tutte le province italiane, con la sola eccezione di Asti, dove il calo è comunque minimo. Questo dimostra come i pagamenti digitali si stiano diffondendo su tutto il territorio nazionale, riducendo il divario tra le regioni che hanno adottato prima questa tendenza e quelle più legate al contante”.
I professionisti più cashless: boom degli avvocati, crescita lenta per i sanitari
Nel 2024, la crescita delle transazioni digitali ha interessato diversi settori professionali, ma alcune categorie hanno registrato aumenti particolarmente rilevanti. I lavoratori più cashless sono gli avvocati con un incremento del +78,8% di transazioni senza contanti rispetto al 2023; seguono i fotografi (+25,6%) e gli artigiani – come idraulici, elettricisti e meccanici (+19,9%). I pagamenti digitali crescono anche tra parrucchieri, estetisti e barbieri (+18,6%). Nel settore sanitario, invece, la crescita è più moderata: i veterinari hanno registrato un aumento del +8,2%, seguiti da medici (+7,1%) e dentisti (+6,3%).
L’analisi degli scontrini medi cashless del 2024 evidenzia differenze significative tra i vari settori. Estetisti, parrucchieri e barbieri registrano il ticket più basso, mediamente di 37,4 euro. Scontrini ridotti anche per i tassisti (42,3 euro) e i fotografi (61,1 euro). Nel settore sanitario, lo scontrino medio varia dai 96,4 euro dei medici agli 80,7 euro dei veterinari scendendo ai 77,1 euro di fisioterapisti e psicologi. Mentre gli artigiani come meccanici, idraulici, elettricisti e manovali, registrano un ticket medio di 64,7 euro.
Le province dove il professionista si paga di più con la carta
Guardando alla diffusione dei pagamenti digitali in tutta Italia, Avellino guida la classifica delle province con la maggiore crescita delle transazioni cashless, segnando un aumento del 30,2%. Sul podio anche Ancona (+29,9%) e Benevento (+29,2%). A seguire troviamo Vercelli (+28,2%), Prato (+27,4%) e Verbano-Cusio-Ossola (+26,5%). Completano la Top 10 Rovigo (+25,5%), Gorizia (+25,3%), Alessandria (+24,5%) e Genova (+24%), dimostrando che l’adozione dei pagamenti digitali si sta espandendo in modo capillare su tutto il territorio nazionale, non solo nelle grandi città.
Avellino è in testa anche alla classifica degli scontrini medi digitali più bassi con un ticket di 38,5 euro. Al secondo e terzo posto le province del Sud Sardegna e di Brindisi, rispettivamente con uno scontrino medio di 49,3 euro e 49,7 euro. La Top 10 prosegue con Cagliari (51,2 euro) e Caserta (51,6 euro); mentre seguono a ruota Rimini (53,7 euro), Siracusa (54,2 euro), Ragusa (54,4 euro) e Crotone (54,5 euro). Chiude la Top 10 Lecce, con uno scontrino medio di 54,6 euro.