Assonime, in collaborazione con la Fondazione Openpolis, ha avviato il Pnrr Watch, un progetto di analisi e valutazione ‘evidence based’ dei risultati e delle criticità incontrate nell’attuazione di alcune misure del Pnrr strategiche per la crescita e la modernizzazione del Paese. Il primo numero è dedicato alla digitalizzazione della PA e allo sviluppo delle infrastrutture per la connettività (banda ultra-larga e 5G) e coprono interventi per oltre sette miliardi di euro.
In sintesi, dall’analisi del Pnrr Watch, emergono rallentamenti nell’attuazione di alcuni interventi dovuti ad ostacoli di natura tecnica, burocratica ed economica. Il piano di connessione in fibra a un giga è il più critico sotto il profilo realizzativo ma anche la Pdnd e la migrazione al cloud, per quanto abbiano raggiunto gli obiettivi intermedi, non stanno ancora dispiegando effetti concreti per il miglioramento dei servizi ai cittadini e la messa in sicurezza dei dati della PA. In positivo vanno sottolineati i risultati ottenuti grazie all’affiancamento offerto del Dipartimento per la trasformazione digitale alle amministrazioni locali. Questo approccio collaborativo tra livello centrale e locale si configura come un metodo di lavoro che meriterebbe di essere replicato in altri ambiti del Pnrr e oltre l’orizzonte temporale del Piano.
Sul tema il direttore generale di Assonime Stefano Firpo è intervenuto oggi al convegno organizzato da Sda Bocconi School of Management per illustrare il monitoraggio sugli investimenti per la digitalizzazione.