Ottimizzazione, efficienza, sostenibilità e soddisfazione del Cliente. Sono questi i quattro pilastri della logistica 4.0 che, grazie ultimamente anche all’intelligenza artificiale, sta profondamente cambiando. Tradizionalmente il settore – sebbene sia uno dei più importanti per l’economia di ogni paese – non è mai stato teatro di grandi innovazioni, ma oggi, grazie alla tecnologia, quello che si annuncia assomiglia addirittura ad un cambio di paradigma, capace di portare ad un salto di qualità straordinario.
“Contrariamente a quanto pensano i più e al nome che il suo primo cultore le diede con evidente e fortunato intento di marketing, una delle caratteristiche più significative, e paradossalmente interessanti, dell’AI è di non essere per nulla intelligente ma, anzi, perfettamente stupida – precisa Raffaele Ghedini, presidente di Oikyweb, azienda specializzata nella gestione e movimentazione di prodotti grandi e di valore, da oltre 20 anni nel settore dell’home delivery – ma mai stanca! Grazie a ciò, oggi con algoritmi avanzati è possibile analizzare enormi quantità di dati, come i flussi di traffico, le condizioni meteorologiche, la disponibilità dei mezzi, i loro consumi e infinite altre variabili. La logistica si occupa di spostare persone e cose nello spazio, nei tempi desiderati, nel modo più efficiente possibile. Ovvio che all’aumentare dei dati analizzabili l’efficienza possa migliorare. E questo diminuisce anche l’impatto ambientale, che è il vero tasto dolente della logistica, riducendo il consumo di carburante e le emissioni di Co2”.
L’AI come acceleratore dell’efficienza logistica. L’intelligenza artificiale può quindi migliorare la gestione delle consegne, ottimizzando tempi e risorse e riducendo l’impatto ambientale. Oikyweb, da sempre, utilizza piattaforme software sviluppate internamente in grado di ottimizzare i percorsi di consegna. Grazie alle nuove tecnologie, sta ora sviluppando funzionalità di adattamento in tempo reale dei percorsi in base all’evoluzione continua delle informazioni rilevate dalle più affidabili fonti disponibili. E proprio qui troviamo quello che oggi rappresenta il limite allo sviluppo di sistemi più efficienti: non la capacità di calcolo, non la capacità di analisi, ma la qualità dei dati utilizzati.
“Oggi – precisa Raffaele Ghedini – il problema è solo trovare dati corretti. Se programmo un robot per svolgere certe funzioni con dati sbagliati, il robot non è capace di farle. In modo identico, se credo di ottimizzare un processo e uso dati sbagliati, inconsistenti o non robusti, potrei anche trovarmi con un processo meno efficiente e/o meno sicuro”.
Sicurezza e AI nella logistica: il rischio cyber e la protezione dei dati. La sicurezza è l’altro tema fondamentale legato ai recenti utilizzi diffusi della cosiddetta AI. Su questo punto la strategia di Oikyweb è addirittura estrema: a livello hardware, utilizza soltanto sistemi proprietari, così da garantire sicurezza delle informazioni e il controllo sui dati sensibili che sono gestiti esclusivamente su server di proprietà; a livello software, ogni procedura di sistema è sviluppata per essere messa in produzione insieme ad una procedura automatica, chiamata la sua “Security Twin”, che ha il compito di monitorare in continuo l’attività della procedura operativa verificando ad ogni passo, in modo totalmente automatico, invisibile agli operatori, il corretto stato dei dati.
“La sicurezza – aggiunge Raffaele Ghedini – è fondamentale: solo garantendo ai propri Clienti la serenità sui propri dati, essi sono disponibili a metterli a disposizione. E solo se lo fanno, noi possiamo cercare di rendere la loro esperienza di servizio la più soddisfacente possibile”.
AI e customer experience: personalizzazione e tracciabilità avanzata. L’uso dell’AI rende possibile, se si hanno dati comportamentali robusti dei Clienti, prevedere finestre di consegna più precise e flessibili in base alle abitudini e alle necessità dei singoli destinatari. In Oikyweb già i primissimi risultati di questo tipo di analisi hanno permesso di ridurre del 23% il tempo medio di una call del Customer Service per fissare un appuntamento di consegna.
Sistemi di feedback avanzati e miglioramento dell’esperienza del Cliente. È anche evidente, infine, che se le nuove tecnologie possono raccogliere feedback in tempo reale e utilizzare tali informazioni per migliorare i servizi offerti, tali miglioramenti si declinano in due modi: aumento di qualità complessiva del servizio, e/o (normalmente “e”) riduzione del tempo di esecuzione. “Una volta – conclude Ghedini – i nostri addetti al Customer Service si dispiacevano che ogni tanto si trovasse un Cliente maleducato, oggi segnalano che spesso i Clienti li trattengono perché hanno voglia di chiacchierare. Meglio così!”.