AuthID ha pubblicato un whitepaper che esamina i crescenti rischi posti dalla tecnologia deepfake nell’autenticazione digitale e delinea strategie per mitigare queste minacce. Il rapporto, intitolato Contromisure Deepfake, analizza i metodi di attacco emergenti e propone misure difensive per le organizzazioni che intendono rafforzare i propri sistemi di verifica dell’identità.
Con l’avanzamento dell’intelligenza artificiale, i truffatori possono ora generare video deepfake realistici utilizzando una sola immagine. Questi asset manipolati consentono tentativi di frode di identità che aggirano le tradizionali misure di sicurezza. Una preoccupazione significativa per gli istituti finanziari e altri settori che si affidano all’autenticazione accurata, la frode deepfake è stata collegata all’aumento delle perdite finanziarie e delle inefficienze operative.
Il rapporto di AuthID evidenzia i limiti delle revisioni manuali dei documenti nel rilevamento dei deepfake, con percentuali di successo stimate inferiori all’1%. Lo studio rileva inoltre che oltre il 40% dei tentativi di frode nel settore finanziario sono ora guidati dall’intelligenza artificiale, sottolineando l’urgenza di metodi di verifica avanzati.
Un rappresentante di authID ha sottolineato che i metodi di autenticazione convenzionali sono sempre più vulnerabili alle frodi deepfake. Il rapporto, hanno spiegato, presenta un caso per l’integrazione di soluzioni biometriche avanzate basate sull’intelligenza artificiale che migliorano la sicurezza mantenendo al contempo la praticità dell’utente. La piattaforma dell’azienda incorpora una tecnologia di rilevamento della vitalità in grado di distinguere gli utenti reali dalle immagini manipolate con un elevato livello di accuratezza.
Il documento delinea anche gli aspetti tecnici del sistema di autenticazione di authID, che sfrutta una metodologia di rilevamento proprietaria per analizzare artefatti di immagini visibili e invisibili. Inoltre, descrive in dettaglio le misure di sicurezza per proteggere il dispositivo di origine per prevenire inserimenti fraudolenti.
Questi sviluppi seguono il lancio da parte di AuthID della soluzione PrivacyKey, progettata per affrontare le preoccupazioni relative all’archiviazione e alla sicurezza dei dati biometrici. PrivacyKey è rivolta alle organizzazioni che sono state esitanti nell’implementare soluzioni biometriche a causa di preoccupazioni relative alla privacy o sfide normative. La soluzione impedisce registrazioni duplicate, garantendo al contempo che non vengano archiviate immagini biometriche dei volti degli utenti, mitigando così i rischi associati alla conservazione dei dati biometrici.