Il senatore Richard Blumenthal questa settimana ha fatto pressioni su Visa per piani dettagliati e documenti relativi al suo accordo, per fornire servizi di pagamento al sito di social media di Elon Musk, X, mentre si prepara a lanciare un portafoglio digitale.
Blumenthal, democratico del Connecticut e membro di spicco della sottocommissione permanente per le indagini del Senato, ha indicato il ruolo di Musk nel ostacolare il Consumer Financial Protection Bureau (l’organismo di controllo dei consumatori che sarebbe un regolatore chiave del servizio X Money) tra le ragioni della richiesta di informazioni, secondo una lettera, che risale ai giorni scorsi, ottenuta dalla CNBC.
La richiesta del Senato è uno dei primi segnali di controllo su Visa, che gestisce la più grande rete di carte di credito al mondo, dopo l’annuncio di fine gennaio in cui aveva accettato di supportare i pagamenti peer-to-peer su X. Pochi giorni dopo la divulgazione dell’accordo, gli agenti del Dipartimento per l’efficienza governativa di Musk hanno avuto accesso ai sistemi di dati del CFPB, il che ha portato ad accuse secondo le quali Musk intendeva ostacolare un futuro regolatore e che avrebbe potuto rubare segreti commerciali dei concorrenti del suo nascente servizio X Money.
La lettera, indirizzata al ceo di Visa Ryan McInerney, sollevava anche dubbi sul fatto che un social network noto per “bot, truffe e incitamento all’odio” sarebbe stato in grado di impedire che truffe e frodi proliferassero sul sito. Blumenthal, inoltre, ha chiesto una descrizione dettagliata dei piani di Visa per abilitare i pagamenti su X, incluso il modello aziendale del servizio e il ruolo di Visa nel rispetto dei requisiti normativi in materia di riciclaggio di denaro e rimesse illecite.
Al momento, un rappresentate di X non ha rilasciato alcuna dichiarazione, come si legge su cnbc.com.