Negli ultimi anni, il settore alberghiero ha dovuto affrontare una trasformazione radicale: l’aumento della domanda di prenotazioni online, l’aspettativa di risposte immediate da parte dei viaggiatori e la necessità di gestire più interlocutori contemporaneamente senza aumentare i costi operativi. Secondo un recente report di Skyscanner, l’86% dei turisti si blocca durante la fase di prenotazione sentendosi sopraffatto, soprattutto a causa delle variabili nella prenotazione che possono portare a perdere completamente le offerte.
Anche dal punto di vista degli hotel, i viaggiatori di oggi sono sempre più esigenti e si aspettano una risposta entro pochi minuti a una richiesta di prenotazione. In questo contesto, l’intelligenza artificiale sta emergendo proprio come chiave per ottimizzare l’efficienza e migliorare l’esperienza degli ospiti.
Secondo i dati del report Hotel Booking Trends di SiteMinder, il turismo internazionale è sempre più cruciale nel nostro Paese. Infatti, non solo i check-in dei viaggiatori internazionali sono aumentati fino a quasi l’80%, con un incremento di oltre il 7% rispetto al 2022, ma il maggior numero di viaggiatori internazionali arrivato in Italia proviene proprio da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia e Australia.
Questo dato sottolinea una sempre più cruciale esigenza di rapidità ed efficienza nella gestione delle prenotazioni, in un settore dove l’ospitalità deve adattarsi a una domanda sempre più globale e immediata.
Utilizzando una tecnologia conversazionale avanzata, simile a ChatGPT ma basata sui dati specifici dell’hotel, “Hally” è un’assistente AI che funge da reception virtuale e aiuta gli hotel a gestire le richieste dei clienti. Con una risposta media di soli 32 secondi, fornisce un supporto immediato agli utenti e trasforma le conversazioni in richieste di preventivo e prenotazioni effettive.
Inoltre, grazie alla sua capacità di comprendere e rispondere in ottanta lingue, Hally consente infatti agli albergatori di far fronte a questa necessità, comunicando senza barriere con clienti di tutto il mondo, aumentando le conversioni e riducendo il rischio di richieste perse.
Massimo Martinini, uno dei fondatori di Hally, spiega: “Uno degli aspetti distintivi di Hally è la sua capacità di apprendere e adattarsi. Progettata come una vera venditrice, non si limita a fornire informazioni, ma utilizza un linguaggio persuasivo, citando le migliori recensioni della struttura per rafforzare la fiducia degli utenti. Inoltre, come un essere umano, non offre mai la stessa risposta alla stessa domanda, rendendo le conversazioni più naturali e coinvolgenti. La sua integrazione con WhatsApp consente di gestire anche i messaggi vocali, offrendo un’esperienza ancora più intuitiva per l’utente”.
I risultati parlano chiaro: il 42,8% delle conversazioni avviate con Hally si trasforma in una richiesta di preventivo e un turista su quattro finalizza la prenotazione, con un valore medio della prenotazione di 1.134 euro. Questo significa non solo un aumento delle entrate per gli hotel, ma anche una drastica riduzione del carico di lavoro per il personale, che può concentrarsi su attività più strategiche e sul miglioramento dell’esperienza degli ospiti.
“Hally non dorme mai: è attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7, ed è in grado di gestire infinite richieste contemporaneamente, garantendo un supporto costante e impeccabile. Le persone che scrivono agli hotel vogliono risposte rapide e personalizzate, ma spesso il personale non riesce a gestire il volume delle richieste, soprattutto nei periodi di alta stagione. Hally nasce per rispondere a questa esigenza, garantendo una comunicazione efficace e personalizzata senza sacrificare la qualità del servizio”.
Oggi Hally è già stata adottata da oltre sessanta strutture alberghiere, con una forte presenza nella Riviera Romagnola e un’espansione in corso in tutta Italia. “La sua flessibilità consente di adattare il tono di voce in base alla struttura e al target di riferimento, offrendo un servizio perfettamente integrato con la strategia di ogni hotel, diventando così un supporto all’operatività umana all’interno delle strutture alberghiere”, conclude Martinini.